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venerdì, Aprile 19, 2024

Nomine negli enti sub-regionali: il Presidente Micone “sotto accusa”

AttualitàNomine negli enti sub-regionali: il Presidente Micone "sotto accusa"

Mai nella storia politica si è visto utilizzare metodi penalizzanti per la scelta delle amministrazioni degli enti in quota ai partiti di maggioranza. Solo in Molise si poteva assistere ad una vera e propria azione discriminatoria nei confronti di un gruppo politico che ha contribuito alla vittoria elettorale con 5.200 voti. Discriminazione dovuta solo e semplicemente al fatto che quel gruppo politico è contraddistinto da una lista che porta il mio nome”. Il pesante attacco è dell’ex governatore Michele Iorio.  

Mi riferisco – prosegue – alle nomine fatte dal presidente Micone per il CdA di Molise Acque di cui un componente sarebbe spettato (secondo gli accordi) al gruppo “Iorio per il Molise”. Micone ha tradito la fiducia che io stesso gli avevo concesso quando ho acconsentito che a decidere fosse lui e non il Consiglio regionale. Avrebbe potuto almeno salvare la faccia con una telefonata che ne spiegasse i motivi.”, ha aggiunto l’ex Presidente della Regione Molise.

Nell’amministrazione dell’Ente sub regionale il Presidente del Consiglio, nell’esercizio dei suoi poteri sostitutivi ha nominato Donato Mastropietro e Carlo Di Nicola.

Si tratta – ha aggiunto ancora Iorio – di nomine da basso impero a cui il presidente Micone ha proceduto seguendo un principio logico, perché di fatto ha ricollegato la vecchia maggioranza di centrosinistra..”

Sulle nomine l’attacco anche di un’altra esponente di maggioranza, Aida Romagnuolo, secondo cui si tratta di un ultimo capolavoro di una politica più affamata di poltrone. “Ovviamente – ha aggiunto la consigliera regionale – con la solita furbizia e con la scusa che le nomine non sono state trattate in Consiglio Regionale, con in mano il loro personale manuale Cencelli, in una afosa torrida giornata di luglio, si sono spartiti altre poltrone…mentre il Molise e i molisani muoiono di fame”.

Sibillino anche il capogruppo 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Greco, per il quale “Il presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha umiliato 65.000 persone escludendo il Movimento 5 Stelle dal Consiglio di amministrazione di Molise Acque.Lo ha fatto insieme al Partito Democratico di Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, ai quali evidentemente interessava molto quella poltrona. Tra Micone e il PD non so chi abbia avuto l’atteggiamento più dannoso per il Molise e per i molisani. Non ha rispettato le minoranze di cui evidentemente il Movimento rappresenta la parte maggioritaria, escludendoci da tutto: Corecom e Molise Acque in primis.La cosa veramente triste è che il presidente del Consiglio regionale ha anche dichiarato che lo ha fatto “rispettando le minoranze”, ha aggiunto Greco.

Questo è il sistema bipartisan: finta destra e finta sinistra che si spartiscono nomine e incarichi, ha aggiunto il capogruppo 5 Stelle, precisando che il Movimento aveva proposto un giovane professionista, lontano dalla politica e con una Laurea da 110/110 e lode in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, specializzato in Ingegneria idraulica, costiera e portuale.

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