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giovedì, Maggio 2, 2024

Corteo a Termoli per difendere il Punto Nascita: più di mille alla fiaccolata tra speranza e commozione

AperturaCorteo a Termoli per difendere il Punto Nascita: più di mille alla fiaccolata tra speranza e commozione

Un corteo pacifico, la luce delle can, tante emozioni, così forti che è scesa anche qualche lacrima. Sono state davvero tante le persone che hanno voluto partecipare alla manifestazione in difesa del Punto Nascita del San Timoteo, organizzata da 4 ragazzi che hanno dato vita al gruppo ‘Voglio nascere a Termoli’. Circa un migliaio i partecipanti al corteo partito da Corso Umberto, sceso lungo corso Nazionale dove  le luminarie del Comune e le luci delle attività commerciali sono state spente in segno di vicinanza. Una marcia silenziosa, senza urla, senza slogan. In mano una candela, con quella luce che tiene accesa una speranza. Mamme in dolce attesa, bambini, famiglie, nonni, da una generazione all’altra senza distinzioni, in difesa del bene più prezioso, il diritto alla salute, all’assistenza e alle cure. Perchè in gioco non ci sono solo le nascite, ma c’è anche la sopravvivenza dell’intero ospedale. 

Un corteo che durante il suo percorso ha visto crescere sempre di più il numero dei partecipanti, fino al culmine in piazza Duomo, davanti alla cattedrale che custodisce le spoglie di San Timoteo, quel santo a cui proprio l’ospedale di Termoli è intitolato. “Chiediamo ai politici di non pensare alle prossime elezioni ma alle future generazioni” ha gridato tra gli applausi Giuseppe Pranzitelli, uno degli organizzatori della manifestazione. 8.422 le firme finora raccolte e depositate al Tar contro il provvedimento di chiusura del commissario Giustini. Un successo senza precedenti per Termoli, e la raccolta continua ancora. Un segnale da mandare dritto ai vertici dell’Asrem, e ai giudici del Tribunale amministrativo che mercoledì 24 luglio entreranno nel merito della sospensiva. Nel frattempo al primo ricorso presentato dai sindaci del Basso Molise e da una ventina di mamme in attesa, se ne è aggiunto un secondo. Altre 13 partorienti hanno chiesto di poter far nascere i propri figli a Termoli.  Il sindaco Francesco Roberti ha ribadito: “se il Tar ci darà ragione, ci vorrà un chiarimento politico per capire chi sta con i molisani e chi sta contro” ha aggiunto, confermando la sua amarezza per la costituzione in giudizio dell’Asrem nell’udienza del 24 luglio contro il provvedimento di sospensiva. E mentre per le vie del centro e in piazza il popolo di Termoli e del Basso Molise difendeva il proprio territorio, anche dal reparto di Ginecologia e Ostetricia hanno fatto sentire il sostegno alla battaglia con una foto che ha fatto il giro dei social e che ritrae il medico di turno Saverio Flocco, le ostetriche, le infermiere e alcune donne ricoverate, tutti con una candela in mano, in nome del diritto alla salute.

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