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venerdì, Marzo 29, 2024

Cerro al Volturno: Sovranità Popolare e Democrazia ad alto rischio estinzione

AttualitàCerro al Volturno: Sovranità Popolare e Democrazia ad alto rischio estinzione

Negli ultimi tempi la partecipazione popolare alla vita politico-amministrativa nei piccoli Comuni è stata sempre un po’ penalizzata da una sottovalutazione generica e generale della stessa. Generica perché, avendo i piccoli Comuni, pochi voti da mettere nel confronto complessivo nazionale e quindi con poco peso specifico rispetto ai centri maggiori per la determinazione degli indirizzi politici ed amministrativi portanti della vita della Nazione, le Autorità deputate alla difesa dei “Valori democratici” e degli Istituti della Partecipazione popolare e della Democrazia, spesso sono portate a trascurare i germi di disfacimento degli stessi nei Piccoli centri. Come quando si trascurano le richieste di aiuto delle minoranze consiliari schiacciate, a volte, ai limiti della legalità, dalle maggioranze. Quindi, forse a loro insaputa, tali Autorità tendono a favorire la sopraffazione dei gruppi più forti e dominanti su quelli più deboli favorendo di fatto la sfiducia nello Stato di Diritto che è al disopra dei rapporti di forza. Generale perché il fenomeno di sottovalutazione della diminuzione del valore della Partecipazione popolare e della Democrazia è misurata dalle basse percentuali di partecipazione al voto, nelle varie competizioni elettorali ed accettata come fenomeno fisiologico all’assestamento dello Stato di Diritto, trascurando di fatto che il cammino intrapreso porterà, in un tempo più o meno lungo, al disfacimento dello Stato democratico stesso. L’antidoto a questi fenomeni disgregativi è che le Autorità e le Istituzioni preposte lavorino facendo sempre rispettare in maniera perentoria il diritto del più debole e ciò porterà al risveglio della partecipazione alla vita democratica del Paese che comporterà un aumento dei votanti, che percepiranno di votare nella libertà più autentica. Il fenomeno, già forte a livello Nazionale, è ancora più accentuato, grave e deleterio e produce effetti spiacevoli in quei piccoli Comuni dove “cricche di potere economico-sociali”, colluse con rappresentanti della “Sovranità popolare” e con la “benevolenza e/o aiuto” di qualche zelante dipendente del Comune, si organizzano per escludere potenziali forze democratiche di chiaro dissenso alla “cricca” per innescare un’attività coercitiva e unilaterale a dispetto della “Democrazia” e dell’Interesse collettivo, fomentando paure e producendo di fatto un “sistema unico di potere” con precisi scopi non sempre coincidenti con quelli Istituzionali. Di fatto potremmo arrivare a dire che si è instaurato o si sta cercando di instaurare un sistema di potere assimilabile ad una “camorra bianca”, che di fatto impedisce il libero dibattito politico-amministrativo, nonché la libera concorrenza e trasparenza economica, ed, in definitiva, il rispetto dei diritti e delle pari opportunità di tutti i cittadini. Questo sta succedendo a Cerro al Volturno, visto che, pare, qualcuno si sia adoperato affinché l’opposizione o gli oppositori, all’amministrazione uscente, ovvero chi ama la libertà e la democrazia vera, non abbiano potuto proporre una lista di candidati alle elezioni del 26 maggio 2019 prossimo in quanto , a sentire le voci correnti in paese, “molti sarebbero stati chiamati”, da chi ? E perché ? Resta il fatto che una lista di cittadini cerresi, notoriamente alternativi alla maggioranza uscente non è stata presentata, mentre è spuntata dal nulla una lista di perfetti sconosciuti che è stata regolarmente presentata, tutti cittadini rispettabili ma che non hanno nulla a che fare con il nostro Comune. Chi l’ha costituita ? Chi ha raccolto le firme dei sottoscrittori ? Possibile che i cerresi non sono riusciti a comporre una lista e qualcuno, dal nulla, in un’ora ha raccolto almeno 25 firme per presentare la lista ? Perché un consigliere uscente e ricandidato, con spavalderia assoluta, in un messaggio ai cittadini per la ricerca del voto chiede di votare la lista e non dare le preferenze scrivendo: “… di premiare TUTTA LA SQUADRA e non il singolo, perché entreremo tutti in consiglio comunale …”. Sic stanti bus rebus, questo signore, o possiede una palla di cristallo per vedere il futuro, e ne dubito, oppure, più verosimilmente, sa che i componenti della lista denominata “La Quercia” si dimetteranno in blocco. Unica via perché loro possano tutti entrare in Consiglio comunale, anche se qualche norma dello Stato democratico potrebbe impedirlo. Allora, come fa a sapere che i componenti della lista “La Quercia” si dimetteranno Tutti ? La risposta per noi umani è una sola, e credo che non serve nessuna palla di cristallo, per darcela. Ci dobbiamo chiedere, perché è successo questo ? Perché l’amministrazione uscente non ha avuto la forza di sottoporsi comunque al giudizio del Popolo che avrebbe potuto ancora scegliere dando il QUORUM (favorito tra l’altro dalla concomitanza delle Elezioni Europee) oppure negandolo, ma pur sempre esercitando la propria Sovranità popolare, che certo non ci toglieranno gli “gnomi della politica e qualche abusivo”. Dopo tutto questo, con grande dolore e dispiacere, sento di dover chiedere alle Istituzioni e alle Autorità preposte di dare più attenzione a ciò che accade a Cerro al Volturno, dove certi “appetiti” sono sempre presenti, purtroppo a discapito della risoluzione vera dei problemi rimasti irrisolti sul territorio che continuano a penalizzare tristemente una collettività laboriosa, ma sfortunatamente anziana che non riesce ancora a trovare la via di uno sviluppo locale che possa consentire, almeno minimamente, ai propri figli di restare senza essere costretti, invece, a girare il Mondo per vivere. Ai componenti della lista “La Quercia”, chiedo, intanto di rispettare il simbolo che hanno scelto, sia per ciò che ha rappresentato a livello nazionale e sia per ciò che rappresenta a Cerro al Volturno (la storia di contadini ed operai che si sono battuti sempre, contro il prepotente di turno, per difendere la propria dignità e libertà emigrando in tutto il mondo e tornando a Cerro per confermare le loro radici costruendovi le proprie case ed abitazioni), e di dare un esempio di civiltà e responsabilità civica restando al proprio posto in Consiglio Comunale una volta eletti. Sono pronto a dare il mio sostegno se necessario, per garantire il gioco democratico di maggioranza e minoranza e per dare un loro contributo di ricostruzione civica e democratica a Cerro al Volturno, che mai aveva provato questa tristezza e che non riesce ad uscire dalle “fauci” di un destino triste, intolleranza verso “Chi la pensa diversamente, Chi non è allineato al potente di turno”, incapacità di intraprendere la strada del rispetto democratico e di “sviluppo civile”, forgiando il proprio vivere civile sul rispetto dell’Altro in quanto persona, delle norme e della legalità.

Vittorio Massucci Ex-assessore (1990-1995) Ex-candidato Uniti per Cerro (2014)

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