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sabato, Aprile 20, 2024

Isernia, sit in alla Regione contro la chiusura del servizio di Senologia

AttualitàIsernia, sit in alla Regione contro la chiusura del servizio di Senologia

Chiusura del reparto di Senologia dell’Ospedaledi Isernia, il comitato pronto a portare la protesta a Campobasso, al palazzo della giunta regionale, sotto le finestre dei commissari alla sanità. Domani, infatti,una delegazione del “Comitato di lotta per la difesa del reparto di Senologia” si recherà presso gli uffici di via Genova, per dire no alla paventata soppressione del reparto che, a dettadello stesso personale che vi opera, potrebbe essere trasferito al Cardarelli. Una decisione, quella del Comitato, scaturita anche «dalla mancata risposta – fa sapere – da parte dei commissari, ai quali lo scorso febbraio era stato chiesto un incontro per discutere del problema e trovare un’idonea soluzione».

«L’attività svolta dai medici e dal personale tutto del reparto isernino negli anni, ha avuto il sincero e convinto plauso da parte di centinaia di persone che, loro malgrado, si sono dovute sottoporre all’attenzione della struttura. A parlare è Emilio Izzo, portavoce del comitato. Professionalità e umanità, hanno contraddistinto l’operato dei medici nei confronti di sempre più utenti alle prese con malattie purtroppo non sempre benigne. Adesso, al loro calvario, si aggiungerebbero anche distanze chilometriche che non aiuterebbero certamente i malati a sentirsi meglio, anzi, peggiorerebbero di gran lunga la loro già pessima situazione. Ma saremo dai commissari – sottolinea Izzo – anche per ribadire che il territorio isernino è già stato colpito dalla spoliazione e dalla logica politica dell’annientamento di un’area geografica non cara ai politici regionali. E se senologia soffre, ortopedia, oncologia, neurofisiopatologia e tanto altro, non stanno meglio. Infatti, per Emilio Izzo, è già tutto pronto per smantellare la sanità pentra. Gli esempi di Agnone e Venafro ancor di più, dicono che alla protesta dovremmo essere in tanti perché – ha concluso – con la salute non si scherza!”.

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