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venerdì, Marzo 29, 2024

Sanità, Giustini replica a Toma e lancia le sue proposte per migliorare il sevizio. “Il Veneto ci imita e ricorre ai medici in pensione”

AperturaSanità, Giustini replica a Toma e lancia le sue proposte per migliorare il sevizio. "Il Veneto ci imita e ricorre ai medici in pensione"
DI GIOVANNI MINICOZZI
E’ giunto in Molise da più di due mesi,  insieme al sub commissario Ida Grossi. Lui è Angelo Giustini, Generale della Guardia di Finanza che ha gestito la sanità per le Fiamme gialle e medico specializzato in cardiologia, è stato nominato dal Governo Conte commissario ad Acta alla sanità per effetto della norma sulla incompatibilità dei governatori. Donato Toma, però, non l’ha digerito e non perde occasione per ribadirlo come è accaduto nell’ultima riunione del Consiglio regionale nel corso della quale il Presidente ha denunciato di non essere a conoscenza delle attività messe in campo dai commissari e ha chiesto alla struttura commissariale di intervenire sul Governo per sbloccare gli oltre cento milioni di euro destinati dal piano operativo in vigore all’edilizia sanitaria. Angelo Giustini ai microfoni di Telemolise ha spiegato le sue ragioni e ha dato la totale disponibilità al confronto.
Ho trovato una situazione difficile nella sanità molisana. Tranne alcune eccellenze dobbiamo lavorare per migliorare la qualità dei servizi” ha detto il Commissario.
Quali sono i suoi rapporti,  i rapporti con il Presidente della Regione Donato Toma?
I rapporti con il Presidente della Regione Toma sono stati ottimi e per quanto ci riguarda come struttura commissariale, ma anche per quanto mi riguarda personalmente sono rapporti sereni, di massima partecipazione. Lì dove il Presidente lo riterrà opportuno, quindi in tutta serenità per il bene del Molise, siamo pronti a confrontarci. Quindi  nulla di personale ma semmai pronti a condividere insieme al Presidente il futuro di cui questa regione che ha bisogno“.
Lei ha lanciato questo programma, questa idea di reperire medici in pensione per sopperire alla carenza di organici  soprattutto per quanto riguarda gli specializzati.  Ecco può spiegare meglio questa sua idea?
Chiariamo subito il perché del ricorrere ai medici in pensione nelle varie specializzazioni. Premesso che ci sono reparti di vitale importanza, ospedalieri ed altro, che rischiano di essere chiusi per carenza di personale. Alcuni concorsi espletati sono andati deserti o lì dove ci  sono quattro posti se ne presenta uno oppure non si è presentato nessuno. Quindi, per ovviare a questa necessità e per non rischiare di chiudere i reparti di vitale importanza abbiamo pensato che, dopo aver dato priorità ai giovani che sono il nostro futuro, la nostra energia, le risorse migliori, ci mancherebbe.  Loro sono prioritari, quindi le loro immissioni nel circuito sanitario sono fondamentali, ma considerato che ora non ci sono abbiamo pensato di ricorrere ai medici e specialisti in pensione. Con loro attiveremo un contratto libero, professionale su base volontaria nelle varie specializzazioni. Questa idea può piacere o non può piacere però io non posso rischiare o non possiamo rischiare di chiudere o di andare ad un Pronto soccorso o a una rianimazione e non trovare quello che è giusto nell’emergenza-urgenza di diritto trovare e rischiare di morirci. Allora ecco qui che il pensionato nella sua specializzazione ripeto è di una vitale importanza che Dio solo sa. Lo sottolineo,  i giovani sono la priorità ma lì dove vanno deserti i concorsi che cosa ci rimane di fare? Poi basta guardare il Veneto, il Molise per la prima volta ha fatto da apripista e questo ce lo dovete riconoscere anche come idea attuativa; il Veneto ha già deliberato appresso a noi questo concetto, cioè ricorrere lì dove non ci sono gli specialisti, onde evitare di rischiare di chiudere i reparti, si ricorre a questo contratto libero professionale che è anche in armonia con la Legge nazionale alla quale tutti noi possiamo ricorrere prioritariamente addirittura allo specializzando, cioè al collega dell’ultimo anno di specializzazione proprio per favorire questa immissione  nei reparti  dove determinate figure sono di vitale importanza“.
Attendiamo con fiducia i risultati del lavoro di riordino messo in atto dal Commissario, Angelo Giustini, e dal sub-commissario, Ida Grossi.

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