Come possiamo proteggere gli esseri deboli che non sono in grado di difendersi da soli e che sono minacciati non da un destino crudele ma da parsone vicine che vogliono approfittare della loro fragilità?
Questo il tema del convegno che si è tenuto presso l’aula magna della ex curia vescovile di Isernia.
Il convegno è stato organizzato dalla sezione di Isernia dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia e dal coordinatore del Molise dell’Associazione Diritti in Movimenti del Prof. Paolo Cendon.
Fin dagli anni Settanta, quando ha collaborato con il team di Franco Basaglia per giungere a una profonda riforma della psichiatria e dei suoi istituti, Paolo Cendon è stato un giurista che ha ascoltato le esistenze dei più vulnerabili, dei meno fortunati, di chi ha bisogno di assistenza e si è assunto la responsabilità di cercare nuove vie per la salvaguardia di nuovi diritti.
Alla sua azione si devono iniziative di legge che hanno portato al riconoscimento di “danno esistenziale” e all’introduzione di figure come l’amministratore di sostegno.
Paolo Cendon a Isernia ha parlato di fragilità umana che è parte integrante della nostra umanità e direttamente o indirettamente ci riguarda tutti.
Come riportato dal Prof. Paolo Cendon nel suo ultimo libro “I diritti dei più fragili”: non esistono soggetti deboli, a questo mondo, ci sono soltanto persone indebolite e le loro storie sono un aiuto per tutti a riconoscere anche i chiaroscuri di ogni vita.
Il convegno ha visto il confronto tra gli esperti del settore come il Magistrato Giuseppe Buffone, Francesco Morigine, Raffaella Rosa e Tommaso Gualano. Moderatrice dell’incontro sarà la Giornalista di Rai Tg Molise Enrica Cefaratti.