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martedì, Aprile 16, 2024

Termoli: panchine d’oro, il Comune prova a difendersi ma il centrodestra attacca

AttualitàTermoli: panchine d'oro, il Comune prova a difendersi ma il centrodestra attacca

Dieci nuove panchine in piazza Monumento a Termoli, altre venti sul Terzo Corso. E’ il nuovo acquisto dell’Amministrazione Sbrocca, che se da un lato va a sopperire una carenza effettiva di sedute nel cuore di Termoli, dall’altro ha scatenato sui social una serie di polemiche per la somma spesa, considerata esagerata, quasi 24mila euro. Il dirigente ai Lavori Pubblici Gianfranco Bove si è affrettato a chiarire con una nota ufficiale l’iter seguito: e cioè che essendo ormai fuori produzione il modello delle panchine già presenti in piazza Monumento si è deciso con un fornitore locale di realizzarle ex novo, seguendo lo stampo e il disegno di quelle già posizionate da anni. Costo, 715 euro l’una, il prezzo più conveniente rispetto ad altri tre preventivi acquisiti sul Mepa, il portale degli acquisti in rete della pubblica amministrazione. A questi vanno aggiunti quelli di altre 20 panchine destinate al Terzo Corso e diverse da quelle di piazza Monumento che fanno salire il costo fino a 24mila euro totali. Costi che carte alle mano – secondo quelle rispolverate dal dirigente Bove – sarebbero identici a quelli di circa 20 anni fa quando nel 2000 il Comune di Termoli aveva comprato 32 panchine al costo di un milione e trecentomila lire l’una, i quasi settecento per le panchine di oggi. Insomma altro che panchine d’oro, i costi sarebbero in linea addirittura con il passato, secondo Bove. Una spiegazione che però ha scatenato maggiormente le opposizioni e su cui è intervenuto il centrodestra. Secondo il consigliere Antonio Di Brino, intanto, “il sistema è saltato” ha detto “i dirigenti parlano e i politici stanno zitti”. Aggiungendo che le panchine da 715 euro si potevano trovare da un altro fornitore a 360 e quelle destinate al Terzo Corso da 614 euro sono disponibili invece a metà prezzo.

L’ex sindaco ha preparato un esposto da presentare alla Corte dei Conti. Secondo il consigliere Michele Marone “Sarebbe stato più opportuno scegliere il prezzo più vantaggioso”, per Annibale Ciarniello invece il sindaco Sbrocca “non si è comportato da buon padre di famiglia”.

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