Primarie del Pd, continuano le visite in Molise dei rappresentanti delle due mozioni in gara per la leadership del partito. Ieri sera, a Isernia, invitato da Nicola Messere, è arrivato il senatore Tommaso Nannicini, ex sottosegretario alla presidenza del consiglio nel governo Renzi. Nannicini sostiene la mozione Martina-Richetti che si contrappone a quella del governatore della Regione Lazio, Zingaretti.
A Isernia, Nannicini ha parlato di un Pd che deve superare la fase delle lotte interne per presentarsi unito e compatto alle Europee, sia se vinca Zingaretti, sia che si imponga Martina: «Deve finire la fase della contrapposizione e delle lotte fraticide, il nostro partito può risalire la china e tornare ad essere un fattore attrattivo contro le politiche di un governo che sta mandando in rovina il Paese. Positiva anche la proposta di Calenda per unire le forze europeiste in vista dell’appuntamento elettorale».
Ad accogliere Nannicini a Isernia anche altri dirigenti del Pd, come l’ex segretario regionale, Micaela Fanelli, che dai banchi dell’opposizione a Palazzo D’Aimmo sta portando avanti un’iniziativa in favore degli ex lavoratori Ittierre: «In attesa che la Regione Molise si attivi seriamente e concretamente per risolvere i problemi dei lavoratori della Ittierre, dopo che, in Consiglio regionale, il Presidente Toma e la sua maggioranza hanno deciso di non trattare la questione, ad Isernia ho consegnato all’onorevole Tommaso Nannicini la proposta di legge da depositare in Parlamento per l’“Interpretazione autentica dell’art. 251della legge di bilancio 2019”. La norma si rende necessaria per evitare un’iniqua differenza, risolvendo un errore nella stesura originaria rispetto all’esclusione dalla previsione dei lavoratori in mobilità. Per un mero errore materiale, infatti, si deve ritenere (non comprendendosi diversamente la ratio) che gli stessi non vedrebbero applicarsi una garanzia valida per gli altri lavoratori, quelli in cassa. Per il Molise, a solo titolo esemplificativo, significherebbe garantire a tutti i lavoratori dell’ex ITR una “copertura certa” e non eventuale (o peggio, come si teme, nessuna copertura, in base ad una interpretazione testuale dell’attuale disposizione), attraverso ulteriori 12 mesi di ammortizzatori sociali, finanziati dall’art. 53/ter del decreto-legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96. Rinnovo, altresì, al Governatore Toma le due proposte contenute nell’interpellanza urgente del Gruppo consiliare del Partito Democratico, per un finanziamento ponte che copra il periodo di interruzione, al fine di poter applicare gli ulteriori dodici mesi di mobilità in deroga; e che si approvi un progetto serio che garantisca lavoro duraturo ai dipendenti Ittierre, magari in campi occupazionali nuovi, come dai lavoratori stessi prospettato. Perché una soluzione può e deve essere trovata».