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venerdì, Aprile 26, 2024

Fondazione G. Paolo II: a Cercemaggiore un nuovo Poliambulatorio

AttualitàFondazione G. Paolo II: a Cercemaggiore un nuovo Poliambulatorio

 

 “Vorremmo proporre alla struttura commissariale l’attivazione di servizi in convenzione con la Regione, quindi gratuiti per i pazienti, per quelle prestazioni sanitarie carenti o assenti in Molise”.

Lo ha anticipato il direttore generale della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, Mario Zappia, dopo aver annunciato un nuovo poliambulatorio che dovrebbe aprire a marzo a Cercemaggiore nei locali del convento di Santa Maria della Libera.

“In questa maniera – ha aggiunto – si eviterebbero i cosiddetti viaggi della speranza fuori regione e, di conseguenza, l’aumento della mobilita’ passiva”.

Zappia ha poi precisato che non si tratta di creare ‘doppioni’ con il settore pubblico, ma di garantire servizi accessibili ai cittadini utilizzando le professionalità che si formano al Gemelli.

Dunque, dopo quello polispecialistico inaugurato qualche giorno fa a Termoli, sul quale ha già polemizzato il forum per la sanità pubblica, la Fondazione raddoppia e si prepara ad inaugurarne un altro nella zona del Molise più interno.

Un poliambulatorio – fanno sapere da contrada Tappino – dove poter effettuare esami ginecologici, cardiologici, con laboratori di chirurgia, medicina del dolore e fisioterapia.

La Fondazione ha programmato l’apertura per la prossima primavera e la convenzione, che sancisce l’inizio della collaborazione istituzionale tra l’Amministrazione comunale di Cercemaggiore, guidata dal sindaco Vincenza Testa, e la Fondazione ‘Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Campobasso è stata firmata.

La struttura nasce per offrire servizi sanitari d’eccellenza all’intera area della valle del Tammaro e del Fortore, ma anche ai cittadini della vicina Campania.

Il Centro ha già ricevuto le autorizzazioni amministrative e sono in fase di completamento i lavori di adeguamento strutturale. “L’obiettivo – ha commentato Testa – è di facilitare l’accesso ai servizi sanitari a tutta la popolazione. La Fondazione – ha concluso – è un’eccellenza universalmente riconosciuta”.

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