DI GIOVANNI MINICOZZIPrecisazioni e distinguo sui servizi informatici revocati alla Società in house Molise Dati e assegnati all’azienda privata PA Digitale Adriatica che da alcuni anni incrementa il proprio fatturato con finanziamenti pubblici anche con attività di formazione. In particolare, la determina del Direttore del settore Bilancio e Patrimonio del Consiglio Regionale con la quale è stato assegnato l’ennesimo servizio alla società privata, ovviamente sollecitata dal Presidente Salvatore Micone e da una parte dell’ufficio di Presidenza, non è stata approvata dai rappresentanti del M5S, Vittorio Nola e Patrizia Manzo.
“Noi abbiamo votato contro la variazione al bilancio del Consiglio regionale che espressamente non revoca attività assegnate a Molise Dati ma è evidente che si sta andando sempre di più verso un ulteriore depauperamento delle attività della società in house della Regione perché con la variazione di bilancio vengono sottratte ulteriori risorse economiche alla Molise Dati. Questo è un campanello d’allarme tant’è che anche all’interno dell’ufficio di Presidenza abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti circa la volontà di mantenere in piedi la società in house della Regione Molise e circa le intenzioni dello stesso Consiglio di assegnare ad una società esterna, quale la PA digitale, diverse funzioni svolte fino adesso dalla nostra società in house” – ha dichiarato Patrizia Manzo, vicepresidente del Consiglio regionale.
Il gruppo consiliare dei pentastellati ha presentato anche una interpellanza per conoscere le intenzioni del governo regionale sul futuro della Molise Dati S.p.A e sui possibili danni erariali causati dalla revoca dei servizi alla società in house in favore della PA digitale. “E’ una delle prime che abbiamo presentato proprio sul sistema delle partecipate regionali dato che la Molise Dati, nella funzione strategica che ha avuto e dovrà avere nel futuro della gestione di questa Regione, è stata particolarmente importante perché ci siamo accorti che ci sono alcuni servizi che sono stati affidati non più a Molise Dati come è stato nel passato ma alla società privata PA digitale e quindi questo, a nostro avviso, bisogna approfondirlo con attenzione perché se facciamo mancare il supporto strategico proprio della Regione alla Molise Dati si rischia di non poter completare il progetto pro- sud” – ha spiegato Vittorio Nola, segretario dell’ufficio di Presidenza.
Secondo lei oggi Molise Dati sarebbe in grado di subentrare nella gestione di tutti i servizi assegnati a PA digitale ?
“Molise Dati è ovvio che ha bisogno di avere una riorganizzazione con inserimento di figure professionali anche di altro profilo, ma è altrettanto ovvio che se viene bloccata dalla stessa nostra Regione, perché sapete bene che ci sono dei contenziosi per parecchi milioni di euro, la società non è in grado di riorganizzarsi. Poiché siamo noi i soci di maggioranza dovrebbe essere semplice riorganizzarla e quindi darle una nuova governance” – ha concluso Nola.
L’interpellanza, che ipotizza anche possibili danni erariali in capo alla Regione, non è stata ancora discussa in aula, mentre la Corte dei Conti ha sottolineato, per il terzo anno consecutivo, la necessità di fare chiarezza proprio sul ruolo anomalo assunto dalla PA digitale e da altre società private nella gestione dei servizi informatici per conto della Regione Molise.


