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venerdì, Marzo 29, 2024

L’Asrem: “Il punto nascita di Termoli si può ancora salvare. Reparto vitale per il territorio”

AttualitàL'Asrem: "Il punto nascita di Termoli si può ancora salvare. Reparto vitale per il territorio"

“Il punto nascita di Termoli è perfettamente operante e la battaglia per evitarne la chiusura è ancora tutta da giocare”. E’ stata necessaria una nota ufficiale del responsabile del reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Timoteo, Bernardino Molinari, per fare chiarezza dopo il comunicato con cui il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca aveva parlato di “pressanti voci” sulla chiusura del punto nascita dell’ospedale, tanto che ci sarebbe anche già la decisione ufficiale del Governo nazionale. Una nota prettamente politica con cui Sbrocca attacca il Movimento Cinque Stelle considerandolo il responsabile di quella che “sarebbe una grave perdita per la città e per l’intera regione”. Una nota che ha alimentato paure e dubbi nella popolazione, creando allarmismo e disorientamento nell’utenza stessa e da cui l’Asrem per prima ha preso le distanze. “Non ci sono notizie in merito ad una imminente chiusura del punto nascita di Termoli – ha dichiarato il dottor Molinari – come pure va detto che esiste una nota Ministeriale, non di oggi, che indica la permanenza in Regione del solo punto nascita di Campobasso. Ovviamente questa indicazione è stata osteggiata da tutte le persone di buon senso per continuare a dare al basso Molise un servizio indispensabile per le famiglie – ha aggiunto Molinari – sia per quanto riguarda l’ostetricia che per la pediatria e in questo senso si sta muovendo l’Azienda cercando di convincere Roma e ottenere la deroga alla chiusura” ha affermato ancora Molinari, aggiungendo di non essere interessato alle beghe politiche. Anche la stessa Asrem è corsa ai ripari e il direttore amministrativo Antonio Forciniti si è detto stupito delle dichiarazioni del sindaco Sbrocca, da cui si è dissociato: “Stiamo ancora raccogliendo tutta la documentazione con cui la prossima settimana andremo a Roma per chiedere la deroga alla chiusura, e questo vale non solo per il reparto di Termoli, ma anche per quello di Isernia, entrambi non hanno raggiunto i 500 parti l’anno – ha dichiarato Forciniti -. Con il calo demografico generale, in un territorio come il nostro, sono numeri, quelli del decreto Balduzzi, che vanno necessariamente rivisti. Intanto stiamo lavorando da tempo per ottenere la deroga per il 2019 – ha continuato Forciniti-: sul reparto di Termoli stiamo investendo con nuove apparecchiature e nuovo personale, presto la nuova sala parto, è un reparto strategico, oltre che vitale per il Basso Molise, un reparto d’eccellenza – ha aggiunto -. Stiamo conducendo una battaglia per evitarne la chiusura e dobbiamo lavorare tutti insieme. Queste uscite non fanno bene. La partita è ancora da giocare” ha concluso Forciniti.

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