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venerdì, Marzo 29, 2024

Tunnel e riqualificazione di Termoli: c’è un’indagine della Procura. Sbrocca: “Non ne siamo a conoscenza, ma ben venga”

AttualitàTunnel e riqualificazione di Termoli: c'è un'indagine della Procura. Sbrocca: "Non ne siamo a conoscenza, ma ben venga"

La Procura di Larino ha aperto un’indagine sul progetto di riqualificazione del Comune di Termoli. La notizia trapelata nell’ultima seduta del consiglio regionale è stata diffusa dal consigliere Andrea Greco. Dalla Procura confermano l’esistenza del fascicolo, ma nulla di più. Titolare dell’inchiesta è il pm Marianna Meo che ha delegato i carabinieri del Nas per le indagini. Nel 2017 era stato il Coordinamento No Tunnel a inviare documenti sul progetto all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione che a sua volta aveva delegato la Procura per le eventuali indagini e per i successivi atti. Da qui, con molta probabilità è partito tutto. Il sindaco di Termoli Angelo si dice all’oscuro: “Non siamo a conoscenza dell’esistenza di indagini ma qualora ci fossero ben vengano, così potranno verificare l’assoluta insussistenza di qualsiasi fatto o atto che costituisca reato. Ricordo che il procedimento del progetto di riqualificazione – ha continuato Sbrocca – è stato trasparente, in quanto tutti gli atti sono stati e sono tutt’ora pubblicati su un sito dedicato e quindi anche la Procura avrebbe a disposizione un valido strumento per verificare” ha concluso il sindaco. Intanto ieri, a Palazzo D’Aimmo, nella seconda giornata di discussione sulla variante al piano regolatore per il progetto di riqualificazione della città di Termoli alla fine il consiglio non ha deciso nulla e ha rimandato la palla ai tecnici, approvando un emendamento con cui si incarica la struttura di verificare se la procedura di approvazione del progetto è regolare o meno, così da evitare contenziosi e procedere eventualmente alla concessione del finanziamento pubblico da 5 milioni di euro. La Regione in verità i suoi pareri, quando c’era la giunta Frattura, li aveva già rilasciati. Ora però tutto sarebbe rimesso in discussione. Il tempo però stringe, i soldi si rischia davvero di perderli e tra pochi giorni potrebbe scattare il silenzio assenso che darebbe comunque il via libera all’opera.

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