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martedì, Settembre 16, 2025

Lo “scippo” a Molise Dati. La società privata P.A. Digitale Adriatica scalza la spa in house della Regione

AperturaLo "scippo" a Molise Dati. La società privata P.A. Digitale Adriatica scalza la spa in house della Regione
La sede di Molise Dati a Campobasso

di GIOVANNI MINICOZZI

Con determina n. 300 de 24 settembre 2018 il dirigente del servizio Bilancio patrimonio e provveditorato del Consiglio regionale ha revocato l’affidamento del servizio relativo al sistema gestioni delibere e determine alla Molise Dati, società in house della Regione, e contestualmente lo ha assegnato alla PA Digitale Adriatica. Nel provvedimento è scritto che la stessa PA Digitale s.r.l si è resa disponibile ad attivare, senza costi aggiuntivi e per tutta l’area affari generali, il sistema informativo gestionale e direzionale. Nello specifico: protocollo informatico, albo pretorio, procedimenti e atti amministrativi e trasparenza. Alla Molise Dati era stata richiesta una sua nota prima di attivare il procedimento puntualmente riscontrata dalla società in house con la specifica che il costo annuo complessivo dell’Intero sistema ammontava a 4.250 euro, Iva esclusa.

Dunque, la società privata PA Digitale continua a beneficiare di ulteriori servizi informatici dopo che la giunta di Paolo Frattura aveva fatto incrementare il suo fatturato a danno proprio della Molise Dati che, nelle intenzioni di tutti gli esponenti politici passati e presenti, dovrebbe essere un fiore all’occhiello della Regione. Invece, dopo aver mandato a casa una quindicina di precari, tutti giovani e abili informatici, ora a rischiare il posto di lavoro sono una parte dei trentaquattro dipendenti della Molise Dati la quale, peraltro, vanta un credito dalla Regione di oltre sette milioni di euro motivo per cui è a rischio la stessa sopravvivenza della società in house, da sempre e da tutti giudicata strategica rispetto alle altre società partecipate. Precisato che la PA Digitale ha sempre ricevuto dalla Regione i servizi informatici senza uno straccio di bando di gara, sull’operazione restano alcuni dubbi e precisamente:
Che significa servizio gratuito offerto dalla PA Digitale con la specifica “senza alcun costo aggiuntivo”?
Aggiuntivo a quali altri esborsi della Regione?
Quanto incassa la PA Digitale dalla pubblica amministrazione?
A cosa serve Molise Dati se continua a perdere servizi informatici importanti?
E, infine, un’ azienda privata può fornire servizi gratuiti ad un ente pubblico?
Sono domande legittime che i cittadini si pongono e alle quali le Istituzioni hanno il dovere di dare una risposta.
Al momento, però, non è dato sapere se il Presidente Donato Toma e la sua Giunta siano a conoscenza del Provvedimento adottato dal dirigente del servizio bilancio e patrimonio del Consiglio regionale ma sarebbe auspicabile un loro intervento per bloccare ulteriori finanziamenti alla PA Digitale e per stabilire, una volta per tutte, la centralità e il rilancio della società in house Molise Dati.

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