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sabato, Dicembre 14, 2024

Viadotto Sente, raccolta firme e vertice in Prefettura per risolvere il problema dei pendolari

AgnoneViadotto Sente, raccolta firme e vertice in Prefettura per risolvere il problema dei pendolari

Riaprire subito il viadotto Sente alla circolazione non è un’utopia, ma una possibilità da prendere in considerazione. Ne sono convinti diversi cittadini dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese che hanno organizzato una raccolta di firme, ispirata dall’ex dirigente della polizia municipale di Agnone, Giorgio Iacapraro. A loro avviso si può raggiungere l’obiettivo istituendo un senso unico alternato, attivando anche un conta traffico, per verificarne l’effettiva percorrenza veicolare. Al tempo stesso sarebbe opportuno applicare un sensore alla pila numero 3 del viadotto, collegato a un semaforo che segnalerebbe eventuali movimenti e quindi pericoli per la transitabilità. Resta tuttavia da capire fino a che punto i tecnici possano prendere in considerazione un’ipotesi del genere. Difficile prendersi certe responsabilità sapendo che in un punto il viadotto si regge su un appoggio di appena 20 centimetri, destinati a diminuire con il freddo. Di certo utilizzare la vecchia strada provinciale è un problema serio. E non solo per le oggettive difficoltà che si riscontrano durante l’inverno, quando di neve ne cade in abbondanza. Ma anche e soprattutto per le frane. Le immagini del resto parlano chiaro. In diversi tratti l’asfalto è assente, mentre buche e avvallamenti la fanno da padrone. Ora, però, la priorità è rappresentata dai pendolari e dagli studenti: per loro raggiungere Agnone è diventato qualcosa di proibitivo. Agli autobus di linea – quelli da 50 posti, per intenderci – non è consentito transitare nemmeno sulla ex Istonia, quindi significa che chi vive nei paesi del versante abruzzese deve prima raggiungere Schiavi d’Abruzzo, immettersi sulla Trignina e poi percorrere tutta la fondovalle Verrino. I tempi di percorrenza si allungherebbero di almeno un’ora e mezza. Di questo se ne parlerà domani in Prefettura, a Isernia, durante un vertice tra Comune di Agnone, Anas e la Cerella, la società che si occupa del trasporto degli studenti. L’idea è quella di aggirare il divieto di transito ai mezzi pesanti con un raddoppio di linea, usando bus più piccoli, da 18-22 posti.

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