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sabato, Aprile 20, 2024

Trasporto pubblico a Campobasso: caos in commissione trasporti

AttualitàTrasporto pubblico a Campobasso: caos in commissione trasporti

Un braccio di ferro che va avanti da anni. Un tira e molla tra la società concessionaria e il committente pubblico che non ha quasi mai coinciso con un servizio che soddisfacesse gli utenti.

E’ il trasporto urbano di Campobasso, sul quale ora pende una nuova tegola sistemata in bilico dall’amministrazione comunale, pronta il 13 settembre a darle la spinta decisiva e farla cadere da palazzo San Giorgio sulla testa dei cittadini che prendono l’autobus ogni giorno.

La data coincide con l’annuncio dato dal Comune di tagliare le corse che collegano il centro città al Terminal e viceversa. La Seac ha subito messo le mani avanti, dichiarando di non assumersi alcuna responsabilità per eventuali disservizi provocati dalla riduzione delle corse imposte.

Una data, quella del 13, non casuale visto che coincide con la riapertura delle scuole. Quindi a rischio ci sono tutti i collegamenti tra la stazione dei pullman di via Vico e il centro cittadino con le diramazioni verso gli istituti scolastici. In questo caso ad essere penalizzati sarebbero le centinaia di ragazzi che ogni giorno arrivano a Campobasso per frequentare le lezioni e poi ripartire.

A questo proposito la Seac ha reso noto che per tutte le altre delucidazioni gli utenti devono rivolgersi al servizio comunale dei trasporti. Uno scenario ripreso durante i lavori della commissione trasporti oggi in Municipio. Seduta turbolenta, durante la quale Francesco Pilone, presente come capogruppo ma senza diritto di voto, ha chiesto le dimissioni dell’assessore ai trasporti, Francesco De Bernardo per come è gestito il settore e per gli ultimi episodi. La richiesta è stata subordinata al voto della commissione, come indirizzo politico, ma le assenze dei componenti di maggioranza e opposizione, erano presenti oltre a Pilone il Presidente Pino Libertucci e Roberto Gravina per i cinque stelle, ha prodotto la caduta del numero legale. Lo stesso Libertucci avrebbe minacciato di dimettersi dalla presidenza della commissione se non interverranno fatti nuovi e un diverso atteggiamento da parte di tutte le parti in causa. Anche la Cgil ha chiesto per voce di Franco Spina un passo indietro da parte di palazzo San Giorgio. Ma la motivazione del Comune riporta tutto ad una parola che negli ultimi anni risuona nei corridoi dei palazzi: taglio. Anche il Comune, cioè, lamenta un taglio del 30 per cento delle risorse che la regione trasferisce all’amministrazione di Campobasso per il trasporto. Tutti tagliano, ma a piedi e senza servizi restano sempre e solo i cittadini che pagano le tasse. Se i ragazzi che arrivano dai paesi vogliono andare a scuola dovranno farlo tacco e suola.

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