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venerdì, Aprile 19, 2024

Regione, riprende l’attività istituzionale con tante emergenze da affrontare. Autunno di fuoco

AperturaRegione, riprende l'attività istituzionale con tante emergenze da affrontare. Autunno di fuoco

di GIOVANNI MINICOZZI

Archiviate le ferie estive la politica riprende in pieno la sua attività a tutti i livelli istituzionali .A dire il vero in Molise la giunta regionale è stata impegnata con l’emergenza terremoto anche a ferragosto ma i problemi storici di questa Regione si accavallano e non trovano soluzione : lavoro, sanità, infrastrutture, viabilità, dissesto idrogeologico, povertà e spopolamento avrebbero bisogno di soluzioni radicali ma le risorse non ci sono e manca anche una visione strategica per affrontarli. Si naviga a vista e si rincorrono solo le diverse emergenze che di volta in volta affliggono i molisani. Niente di più ! Non è difficile prevedere un autunno particolarmente infuocato sul tema dell’emergenza lavoro e sulla sanità. Lo stesso governo nazionale stenta a riconoscere le difficoltà che, da qualche anno ormai, hanno messo in ginocchio la Regione più piccola d’Italia. Anzi, il Consiglio dei Ministri nicchia anche sulla soluzione delle questioni ordinarie come la nomina del commissario ad Acta per la sanità in sostituzione di Paolo Frattura e sul riconoscimento dello stato di emergenza in favore dei comuni colpiti dal terremoto che, però, secondo il Presidente Donato Toma potrebbe arrivare presto . Lo speriamo davvero. Il governo giallo-verde, inoltre ,nel decreto mille proroghe ha inserito un articolo che elimina i contributi statali all’editoria per settanta emittenti locali e tra queste tutte le Tv del Molise e delle piccole Regioni. Una norma che, se approvata dal Parlamento, cancellerebbe in un colpo solo il diritto all’informazione, il pluralismo e centinaia di posti di lavoro in un settore già in crisi profonda che ,nonostante tutto, garantisce il diritto costituzionale all’informazione. Contro il mille proroghe si sono già schierati l’Assostampa e l’ordine dei giornalisti del Molise ,nonché i rappresentanti locali dell’ordine nazionale Enzo Cimino e Cosimo Santimone. “È in atto un tentativo di delegittimare l’ intero assetto delle realtà televisive locali molisane- hanno dichiarato Cimino è Santimone. Nei fatti c’è una strategia di sferrare un colpo mortale al nostro territorio mettendo a rischiò il diritto all’informazione e con esso posti di lavoro, pluralismo e rispetto di una Regione intera- hanno aggiunto. Il Molise non può assistere alla chiusura di aziende televisive per colpa di una graduatoria bugiarda che non tiene conto dei diritti della popolazione residente” hanno concluso i due giornalisti.
Contro tale norma si terrà a Roma il prossimo 18 Settembre una manifestazione, già autorizzata dalla questura , sotto il Ministero dello sviluppo economico , alla quale parteciperanno editori, giornalisti e tecnici di tutte le emittenti molisane. In tale desolato contesto che coinvolge la nostra Regione dobbiamo registrare il silenzio assordante della delegazione parlamentate che sostiene la maggioranza di governo ,ovvero dei senatori e deputati del M5s . A loro diciamo: “battete un colpo se ci siete”.

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