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venerdì, Marzo 29, 2024

Viabilità, bloccare la metropolitana e realizzare una circumlacuale sul Liscione. Pallante: “Serve un piano straordinario”

AperturaViabilità, bloccare la metropolitana e realizzare una circumlacuale sul Liscione. Pallante: "Serve un piano straordinario"

di GIOVANNI MINICOZZI

Riaperti i viadotti sulla diga del Liscione, seppur con tante limitazioni, i problemi della viabilità non sono stati affatto risolti. Serve una progettazione straordinaria che nel minor tempo possibile elimini lo storico isolamento del Molise dal resto del mondo e agevoli la sua percorribilita’ interna. Alcuni tratti della Bifernina, della Trignina e della fondovalle del Tappino (ponti, viadotti e gallerie) di competenza dell’Anas devono essere controllati e, forse, alcuni abbattuti e realizzati ex novo. Lo stesso viadotto sulla diga del Liscione, seppur controllato meticolosamente, non durerà in eterno. Bisognerebbe progettare una strada alternativa che costeggi il lago di Guardialfiera . Una circumlacuale, già ipotizzata agli inizi del terzo millennio dall’allolra Presidente della Regione Giovanni Di Stasi e dall’Assessore Roberto Ruta, o in alternativa un nuovo viadotto realizzato con tecnologie moderne. Necessaria anche una approfondita verifica di tutte le altre opere d’arte realizzate cinquant’anni fa e il superamento del collegamento disastroso da Venafro al casello di San Vittore sulla A1.
La giunta Frattura aveva concentrato tutta la sua attenzione sulla metropolitana leggera Matrice -Bojano finanziata con 25 milioni di euro ed ora in corso di realizzazione. Un’opera inutile che andrebbe bloccata subito destinando quelle risorse alla circumlacuale o a un nuovo viadotto per risolvere il problema sulla diga di Guardialfiera. Nessuno ne parla ma sarebbe una soluzione di vitale importanza per l’intera regione. Intanto, il nuovo governo regionale ha deliberato la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità in favore dei comuni colpiti dal terremoto e da forti avversità climatiche che hanno causato ulteriori danni. Sarebbe utile che tutta la delegazione parlamentare (compresi senatori e deputati del Movimento 5 stelle) si attivassero con il governo nazionale per tutelare gli interessi del Molise. Su questi temi è intervenuto il consigliere regionale, nonché presidente della IV commissione consiliare, Quintino Pallante di Fratelli d’Italia.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Quintino Pallante

“Lo stato di disagio è evidente, le persone sono molto provate – ha dichiarato Pallante a Telemolise. Del resto le continue affermazioni circa le possibilità di un altro terremoto in qualche maniera hanno amplificato quella che era, evidentemente, già un grosso disagio delle popolazioni colpite. Serve un piano d’intervento straordinario – ha aggiunto – e questa è l’occasione per la quale la nostra Regione può trovare un’attività di slancio. Naturalmente questo va fatto di comune accordo e in piena sintonia con il governo nazionale”.
– La Bifernina è stata riaperta ma i problemi della viabilità restano.
“Certo, questo è un problema nazionale che investe ancor più la nostra zona che ha molte fragilità. È evidente che la diga del Liscione e il viadotto sono opere di ingegneria molto avanzata per gli anni nei quali furono realizzate ma a distanza di cinquant’anni meritano ancora più controlli. Anche qui serve l’attenzione del governo nazionale e serve quello che è un atto dovuto per la nostra regione: il riconoscimento dello stato di emergenza”.
Come si risolve il deficit infrastrutturale?

“Il piano delle infrastrutture va rivisto anche perché disegnato negli anni ‘ 60 con una condizione tecnologica evidentemente diversa da quella odierna, con un sovraccarico viario assolutamente diverso e con mezzi diversi. Con la tecnologia che esiste oggi si è in grado di monitorare con prove di carico, quindi di sapere esattamente qual’è la capacità del viadotto di recepire i carichi. Io credo che tutti gli strumenti tecnologici vadano utilizzati, intanto per capire qual’è lo stato dell’arte e contemporaneamente deve essere avviato un piano straordinario in tutta Italia e a maggior ragione nella nostra Regione.
Serve una prova di carico su tutti i viadotti?
“Questo è un discorso che vorrei approfondire in maniera puntuale. La prova di carico equivale ad una prova di sforzo e viene fatta solo all’inizio cioè quando i viadotti vengono inaugurati. È come fare una prova di sforzo ad un giovane di vent’anni. Le prove di carico, le prove di sforzo si fanno ahimè in età avanzata. Tutte le nostre opere sono in eta’ avanzata quindi vanno fatte delle verifiche con delle prove di carico che sono molto più puntuali rispetto ad un’ispezione visiva”.
Dunque prove di carico sui viadotti, verifica delle gallerie, un piano straordinario per le infrastrutture sarebbero strategiche non solo per garantire la sicurezza ma anche per rilanciare lo sviluppo del Molise. Si chiede troppo? Non ci sono le risorse? Allora cominciamo dalla circumlacuale e blocchiamo la ridicola e inutile metropolitana leggera.

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