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venerdì, Aprile 19, 2024

Terremoto, i geologi: “Serve più attenzione per il territorio”

AttualitàTerremoto, i geologi: "Serve più attenzione per il territorio"

Cosa facciamo per prevenire e per salvaguardare le persone in zone sismiche o soggette a frane? Un interrogativo su cui si sono confrontati, in Provincia a Campobasso, i geologi dell’ordine regionale di categoria, alla presenza del presidente nazionale Francesco Peduto e di quello della Campania Grasso. Sottolineata la disattenzione sul tema della prevenzione, in Molise come in tutta Italia, nazione in cui ci sono 530mila frane, il 70% di quelle dell’intero territorio europeo e in cui il rischio sismico è elevato. “La prevenzione, deve essere al centro dell’agenda del Governo, non si possono nè devono aspettare tragedie” ha detto Peduto “secondo il quale occorre anche inserire nelle scuole l’insegnamento di come comportarsi in caso di terremoto, perchè le cattive condotte generando ancora vittime. Si è in ritardo ed è assurdo che in Italia funzioni solo l’intervento post terremoto, che è essenziale, ma occorre impegnarsi per il pre. Questo riguardo il sisma, come il rischio idrogeologico”.
In Molise, poi, considerato il territorio, è fondamentale la cultura della prevenzione così come va potenziata, adeguata, la macchina della protezione civile. Occorre disseminare la cultura della prevenzione, conoscenza e sicurezza.
I geologi, che nell’emergenza rilevano gli effetti indotti, ad esempio dal sisma e rivendicano “un ruolo maggiore, fondamentale – hanno detto – quando si progettano ponti, acquedotti, fabbricati. Non è possibile che il geologo venga chiamato dopo – ha detto il presidente regionale dell’Ordine Giancarlo De Liso – occorre che venga convocato prima, nella fase progettuale”.

“Non capiamo come sia possibile che delle opere strategiche, come le scuole di Campobasso, siano state progettate senza un adeguato studio geologico del sottosuolo. L’aspetto geologico deve tornare al centro della progettazione e il geologo deve essere coinvolto nella progettazione”. Ha continuato Giancarlo De Lisio.

Diretto il consigliere nazionale e tesoriere Domenico Angelone. “Il paradosso, in Italia e in Molise – ha detto – è che un terremoto di magnitudo 5.2 generi emergenza. Questo ci deve far capire che occorre la prevenzione, occorrono piani nuovi, carte nuove. La prevenzione – ha aggiunto – non si può fare con 4 geologi complessivamente in tutta la regione, negli enti”.

L’assessore regionale all’Urbanistica e Pianificazione territoriale, Roberto Di Baggio, ha spiegato come “il Molise sia l’unica regione d’Italia a non avere né una legge sismica, né una legge urbanistica e si impegna a istituire il fascicolo del fabbricato. Vorrei chiedere il coinvolgimento dell’Ordine dei geologi del Molise per istituire dei corsi nelle scuole, partendo dalle elementari fino alle superiori per promuovere un’azione culturale e insegnare ai più piccoli cosa fare in caso di calamità”, ha concluso Di Baggio.

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