6.6 C
Campobasso
mercoledì, Aprile 24, 2024

Emergenza ambientale in provincia di Isernia: fogna scarica nel Sordo e Volturno ostruito dagli alberi

AttualitàEmergenza ambientale in provincia di Isernia: fogna scarica nel Sordo e Volturno ostruito dagli alberi

Duplice emergenza ambientale in provincia di Isernia. In tutti e due i casi si tratta di fiumi a rischio.

Cominciamo con Isernia dove, all’altezza del Ponte dell’Acqua o Ponte San Leonardo, uno scarico fognario a cielo aperto versa il suo contenuto altamente inquinante direttamente nel corso del fiume Sordo, che a sua volta si unisce col fiume Cavaliere a sud di Isernia per passare sotto a Monteroduni e finire poi nel Volturno.

Le immagini parlano chiaro siamo nei pressi della caserma dei carabinieri, dove la visione è perfetta. Si vede lo scarico fognario che, presumibilmente, proviene dalla zona di viale dei Pentri e che sversa i liquami direttamente nelle acque del Sordo, un torrente che poi attraversa tutta la piana di Macchia d’Isernia, passando anche all’interno di aziende turistiche, attività agricole e aziende ittiche confluendo infine nel Volturno.

Residenti e pescatori hanno segnalato l’emergenza più volte al comune, ma da Palazzo San Francesco ancora nessuna risposta.

La seconda emergenza ambirentale a Roccaravindola, dove il corso del fiume Volturno si restringe ed è visivamente ostruito da detriti e tronchi di alberi sradicati dalle diverse ondate di piena che si sono succedute negli ultimi giorni.

Anche qui occorrerebbe un intervento immediato perchè c’è il rischio della possibile esondazione del fiume per ostruzione del corso, in caso di violente piogge che potrebbero ingrossarlo altre misure.

Del resto a Roccaravindola già è successo con uno straripamento del fiume che provocò enormi danni a tutta la frazione di Montaquila che si ritrovò completamente invasa dalle acque del Volturno.

Il problema è sorto quando il sindaco Marciano Ricci insieme ad alcuni residente lungo via Taverna a Roccaravindola, hanno alzato la voce per far presente a Regione e Provveditorato alle Opere Pubbliche lo stato di degrado e mancata pulizia dell’alveo di scorrimento del torrente Rava. Le opere di pulizia dovranno essere necessarie a garantire il regolare scorrimento della acque, soprattutto in concomitanza di piogge intense. Ricordiamo che l’ultimo intervento effettuato risale ormai al 2005, e oggi quell’ammasso di radici e piante, che annualmente si riproducono, crea delle vere e proprie barriere che ostruiscono il deflusso regolare delle acque. I corsi fluviali sono quelli a maggior rischio esondazione e, pertanto i lavori sono considerati urgenti ed indispensabili, per evitare che la prossima stagione invernale si trasformi come nel 1993, quando adirittura crollò il ponte Rava di Roccaravindola, in un incubo.

Enzo Di Gaetano

Ultime Notizie