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giovedì, Aprile 25, 2024

Calenda (Lega): il Governo nomini Toma Commissario ad acta per la Sanità

AttualitàCalenda (Lega): il Governo nomini Toma Commissario ad acta per la Sanità

Se a Roma la luna di miele prosegue, in Molise l’alleanza giallo-verde tra Movimento 5 Stelle e Lega resta una pura ipotesi a accademica. A ricordarlo in queste ore al mondo politico è stata Filomena Calenda, consigliera regionale leghista. Calenda ha preso carta e penna e sulla questione legata alla nomina del prossimo Commissario ad acta per la sanità, ha scritto al senatore leghista Paolo Arrigoni. Contrariamente al pensiero dei pentastellati, per Calenda il prossimo commissario ad acta per la Sanità deve essere l’attuale governatore, Donato Toma.

L’unica persona che possa svolgere il ruolo di commissario ad acta della sanità è il Presidente della regione, Donato Toma, ha scritto Calenda, che poi ha aggiunto: le sue competenze e abilità professionali, la conoscenza capillare del territorio, il rispetto per i cittadini, rappresentano il valore aggiunto necessariamente indispensabile per la riorganizzazione sanitaria.

Filomena Calenda non li cita, ma prende di mira i 5 Stelle la cui posizione a favore di un tecnico esterno indicato da Roma è l’unica opzione da prendere in considerazione.

Affidare a un tecnico, che non conosce il territorio e su cui bisogna far convergere i conti di quel bilancio già sfiancato – dice Calenda – non sarà operazione semplice e indolore. Il Molise ha bisogno non di burocrati, ma di persone che amino il proprio territorio. Solo la combinazione di questi valori, potrebbe garantire un’accelerazione al Molise anche e soprattutto in termini sanitari. I cittadini non hanno più nè tempo, nè pazienza, nè soldi da sprecare. Esperti conosciuti da pochi intimi, che devono prima analizzare il territorio, studiare i bilanci, la situazione sanitaria e solo dopo individuarne la terapia d’urto li abbiamo già sperimentati con un nulla di fatto, nonostante e lo ripeto, a chi finge di non capire, compensi da capogiro. Il presidente Toma, ha già la ricetta e non servono manovre lacrime e sangue su cui qualcuno specula. Si partirebbe, immediatamente, con il formulare e applicare le  strategie adeguate al compromesso “territorio- bilancio regionale – sanità di qualità”. 

Filomena Calenda interviene anche sulla tenuta della maggioranza che, nei giorni scorsi, era stata messa in dubbio. “La maggioranza è salda e coesa al suo presidente Donato Toma”, dice. Intanto da Roma non si muove un foglio e quanto l’intervento di Salvini possa sbloccare in favore di Toma lo stallo che si è creato. Ma non sarà facile. Anche dal fronte 5 stelle è verosimile che siano in corso manovre romane tese ad individuare a Roma un tecnico di loro fiducia.

Il presidente Toma – dice Calenda – ha la ricetta e non servono manovre romane. A questo punto tutto verrà rinviato a dopo Ferragosto se non addirittura in autunno.

 

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