Dopo poco più di due anni di permanenza, Ruggiero Borzacchiello lascia Isernia. Dal primo agosto andrà a dirigere la Questura di Chieti. Al suo posto, proveniente da Reggio Calabria, arriva Roberto Pellicone, fresco di nomina a questore. Borzacchiello si è già informato sulle nuove sfide – sicuramente più impegnative – che lo attendono nel capoluogo teatino, ma l’esperienza maturata a Isernia gli tornerà senz’altro molto utile. Ad esempio il potenziamento dei controlli sul territorio ha permesso di triplicare il numero di arresti e di condurre in porto operazioni importanti, di cui si è parlato anche a livello nazionale: “La mia esperienza a Isernia è stata importante ed esaltante, in questa provincia ho avuto, infatti, il mio primo incarico di Questore. In due anni – ha detto il Questore Borzacchiello – gli arresti si sono triplicati e abbiamo condotto anche operazioni di rilievo nazionale. Fra tutte: la liberazione di una donna segregata per mesi a Isernia, il maxi sequestro di droga e armi a Venafro e gli arresti per usura”. “Quanto al fenomeno dell’immigrazione – ha aggiunto – abbiamo cercato di mantenere nei limiti i rischi. Un punto di massima si è registrato l’anno scorso, con 2000 migranti sul territorio pentro. Il lavoro è stato notevole in sinergia con le altre Forze dell’Odine, della Procura, della Prefettura e degli enti locali”. Ha poi ricordato l’episodio della rissa tra migranti di diverse etnie, a Isernia, con feriti. L’unico “discorso ancora in sospeso – ha detto il Questore Borzacchiello – è relativo alla videosorveglianza che ritengo fondamentale. E’, infatti, un buon deterrente e ci dà la possibilità di risalire ai responsabili di reati, come i furti in abitazione, che suscitano risentimento nella popolazione”.
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