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domenica, Settembre 21, 2025

Campobasso – Rischio sismico, altre due scuole saranno demolite. Si allunga l’elenco degli edifici da abbattere

AperturaCampobasso - Rischio sismico, altre due scuole saranno demolite. Si allunga l'elenco degli edifici da abbattere

di  ANNA MARIA DI MATTEO

Si allunga l’elenco delle scuole da abbattere a Campobasso. Dopo la decisione dell’amministrazione di demolire l’edificio di via Crispi che per anni ha ospitato gli alunni della primaria Nicola Scarano e quello di via D’Amato,altri due plessi saranno abbattuti: la scuola media Montini e la materna di via Iezza. Entrambe le strutture, sottoposte allo studio di vulnerabilità sismica, secondo i tecnici dell’Unimol a cui il Comune si è rivolto, non sono sicure.

Come per gli altri edifici sui quali sono state eseguite le verifiche, anche per i due plessi, gli esperti dell’Università del Molise hanno consigliato interventi di adeguamento sismico. In alternativa l’abbattimento. I lavori di adeguamento, ben diversi da quelli di miglioramento sismico, prevedono costi elevati che hanno indotto il Comune ad optare per la demolizione e la realizzazione di edifici ex novo. Dal punto di vista finanziario l’operazione risulterebbe meno onerosa. Così, la Giunta nei giorni scorsi ha approvato due delibere con le quali partecipa all’avviso pubblico relativo il piano triennale regionale 2018- 2020, per ottenere 5 milioni di euro destinati alla Montini e circa 2 milioni e mezzo per la materna. Ma realizzare i due nuovi plessi occorrono molti più soldi e l’amministrazione conta di attingere risorse dai fondi riprogrammati per le altre scuole, già chiuse e che attendono di essere pure loro abbattute e ricostruite.

Va sottolineato come, all’indomani dal suo insediamento, il sindaco Battista si è trovato a dover fronteggiare una vera e propria emergenza sul fronte della sicurezza delle scuole. La prima ad essere chiusa fu quella di via Crispi, a seguire quelle di via D’Amato, del Cep, del quartiere Vazzieri e di Mascione. Una vera ecatombe. Ora, però, bisogna ripartire e cominciare a riscostruire.

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