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giovedì, Aprile 25, 2024

Venafro. Ucciso con l’acido durante il ricovero in ospedale, rito abbreviato per l’infermiera

AperturaVenafro. Ucciso con l'acido durante il ricovero in ospedale, rito abbreviato per l'infermiera

Anna Minchella, 46 anni, infermiera dell’Alto Casertano, all’epoca dei fatti in servizio al Santissimo Rosario di Venafro, è accusata di aver ucciso Celestino Valentino, 76enne di Pratella, iniettandogli dell’acido in bocca con una siringa a spruzzo mentre era ricoverato nel reparto di lungodegenza. A distanza di due anni dalla morte del pensionato, si registra una svolta nel procedimento giudiziario: il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Isernia, Arlen Picano, ha accolto la richiesta della difesa: in autunno la donna sarà processata con rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica. Il 4 ottobre sarà nominato un perito. “Anche noi – ha spiegato Alfredo Ricci, legale di fiducia dei familiari della vittima – nomineremo un nostro consulente per dimostrare che, a nostro avviso, l’imputata era capace di intendere e volere”.
Secondo l’accusa il movente era chiaro: l’infermiera, alla quale era stato annunciato il trasferimento in un’altra struttura ospedaliera, aveva scoperto che la figlia della vittima – sua collega – sarebbe invece rimasta all’ospedale di Venafro perché, grazie alla 104, le era stata data la possibilità di restare al santissimo rosario per prendersi cura del padre. La rabbia suscitata da questa notizia l’avrebbe spinta a commettere quell’omicidio. Ma l’ultima parola spetta ai giudici. La decisione di procedere con il rito abbreviato è stata accolta così dai familiari della vittima: “Avevo già prospettato questa eventualità ai miei assistiti – ha detto ancora l’avvocato Ricci – e dunque erano preparati. Ma l’amarezza resta. Da un punto di vista umano è dura mandare giù certe situazioni. Certo è che loro vogliono giustizia. Abbiamo massima fiducia nella magistratura e siamo certi di far valere le nostre ragioni”.

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