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venerdì, Aprile 19, 2024

I tarocchi: le differenze tra Italia e il resto del mondo

EvidenzaI tarocchi: le differenze tra Italia e il resto del mondo

I tarocchi italiani e la loro diffusione

La storia dei tarocchi italiani è sempre un aspetto della nostra cultura affascinante e ricco di tradizione. I primi centri di gioco dei tarocchi erano Ferrara, Milano e Bologna, da cui il gioco si diffuse presto a Firenze, e successivamente in tutta Italia, in Svizzera e in Francia, e poi a metà del XVIII secolo nella maggior parte dell’Europa continentale centrale e settentrionale. Alla fine del diciottesimo secolo, la Germania, l’impero austriaco e i paesi del nord Europa passarono alla versione francese del pacchetto Tarocchi, e la Francia li seguì all’inizio del XX, lasciando le carte a seme italiano attuali solo in Svizzera e in Italia stessa. Inventato all’inizio del XV secolo nell’Italia settentrionale il primo mazzo è stato creato aggiungendo carte in più rispetto all’attuale pacchetto di carte italiane di 52 carte fino a completarsi con il mazzo standard da 78 carte che in aggiunta alle 52 carte originali conteneva una carta di corte in più in ogni seme, una sequenza di 21 nuove carte che dovevano svolgere il nuovo ruolo di trionfi e una carta speciale conosciuta come il matto.

Il numero 21 nel gioco delle carte riporta ai giorni nostri ad uno dei più popolari intrattenimenti di carte, prodotte da aziende come Modiano e Dal Negro, stiamo parlando del blackjack, più comunemente chiamato “21”, il cui scopo, come viene spiegato nella sezione delle regole di Betway Casinò, è quello di avere una mano che abbia un totale di 21 o il più vicino a questo numero rispetto alla mano del banco senza oltrepassarlo. Il nome blackjack sarebbe nato infatti in un secondo tempo, dopo che per un breve periodo fu introdotta la regola che avvantaggiava il jack di spade o fiori nelle combinazioni vincenti. La regola cadde poi in disuso ma il nome rimase.

Ritornando al mazzo dei tarocchi vediamo nello specifico la sua composizione:

  • Il matto che viene spesso raffigurato come un giullare;
  • Una serie di trionfi, solitamente 21 raffiguranti soggetti simbolici o allegorici come il mondo, il sole, la luna e le stelle, la ruota della fortuna, la morte, il diavolo, le virtù e così via;
  • Quattro semi di 14 carte. Questi sono i soliti simboli italiani come le spade, i manganelli, le tazzine e i denari. Ogni seme contiene re, regina, cavaliere, jack e numeri da 1 a 10. Poiché le normali carte italiane includono un re, un cavaliere e un jack, è la regina ad essere aggiunta come carta “extra”.

I 3 tarocchi italiani più popolari

  1. Il Tarocco Piemontese viene utilizzato in Piemonte per diversi giochi, come il Piedicavallo Tarocchi e ha la stessa composizione dei Tarocchi di Marsiglia, tranne per il fatto che i due trionfi più alti sono l’angelo numerato con il 20 e il mondo numerato con il 21. Inoltre il numero 16 è etichettato come “La Torre” e il numero 0 è raffigurato dal matto anche se non è una briscola;
  2. Il Tarocco Bolognese tra i più popolari nella storia delle carte italiane è costituito da 62 carte, più conosciuto con il nome di Tarocchino, la cui composizione e design di base risalgono ai primi anni dei Tarocchi. I primi 4 dei 21 trionfi non hanno numero o etichetta e sono l’angelo, il mondo, il sole e la luna. A seguire le briscole numerate raffiguranti la stella (16), il fulmine (15), il diavolo (14), la morte (13), il traditore (12), il vecchio (11), la ruota (10), la forza (9), la giustizia (8) ), temperanza (7), carro (6) e amore (5). Al di sotto di questo sono i quattro mori (di pari rango) e il bagatto, che di nuovo non sono numerati e non etichettati. Il matto è un buffone che suona un tamburo. Ogni seme ha 10 carte: re, regina, cavaliere, jack, 10-6 e asso;
  3. Il tarocco siciliano è formato da un mazzo da 64 carte: 21 trionfi, il matto, e il re, la regina, il cavaliere, il jack e il 10-5 in tre semi, ma con un quattro e un asso aggiunti. Nella maggior parte dei giochi l’asso di monete non viene utilizzato, ma è incluso nel pacchetto. I trionfi tranne il più basso sono etichettati con numeri arabi. Sono Giove (20), Atlante (19), sole (18), luna (17), stella (16), torre (15), nave (14), morte (13), eremita (12), impiccato ( 11), ruota della fortuna (10), carro (9), amore (8), giustizia (7), fortezza (6), temperanza (5), costanza (4), imperatore (3), imperatrice (2), “picciotti” o “bagatti” (1). Sotto l’1 si ha una briscola chiamata “miseria”raffigurata da un mendicante. Il matto è un buffone che suona un corno.

Oggi tra i giochi di carte più popolari in Italia disponibili che utilizzano le due varianti di mazzo, quello napoletano e quello francese troviamo: la briscola, il burraco, scala 40, scopa, tressette e bestia. Giocare a carte rimane uno dei passatempi preferiti e grazie a Internet oggi è possibile giocare comodamente da casa, per ritagliarsi qualche momento di piacevole svago.

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