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martedì, Aprile 23, 2024

Giunta regionale, fumata grigia. Nasce l’esecutivo Toma, posticipata di 48 ore la firma dei decreti

AperturaGiunta regionale, fumata grigia. Nasce l'esecutivo Toma, posticipata di 48 ore la firma dei decreti

di PASQUALE DI BELLO

Giornata campale per il neo Presidente della Regione, Donato Toma. Al mattino il sreno passaggio di consegne con l’uscente Frattura e nel pomeriggio la febbre terzana per la composizione della nuova giunta regionale. La fumata, tanto attesa per tutta la giornata, è uscita dal comignolo di via Genova solo in tarda serata e. per giunta, di colore grigio. La giunta c’è, ma i decreti di nomina verranno firmati solo mercoledì. C’è infatti bisogno di un passaggio preliminare affinché l’esecutivo possa essere varato nella sua completezza, ovvero a cinque componenti. Va infatti prima promulgato il nuovo Statuto regionale e poi varata ufficialmente la Giunta di cui già si conoscono i nomi. Due saranno gli assessori di Forza Italia: Nicola Cavaliere e Roberto Di Baggio. Uno a testa per Orgoglio Molise, con Vincenzo Cotugno, Popolari per l’Italia con Vincenzo Niro e Lega con Aida Romagnuolo. Restano da coprire le due caselle relativa alla Presidenza del Consiglio e quella di Sottosegretario alla Giunta, ruoli per i quali sono in corsa Quintino Pallante e Salvatore Micone. Per il Presidente del Consiglio bisognerà attendere la prima convocazione dell’assise regionale programmata per il prossimo 21 maggio, giorno in cui partirà ufficialmente la XII legislatura regionale.

La composizione della Giunta ha fatto sudare le tradizionali sette camicie a Toma, alle prese con le rivendicazioni di tutti i partiti e dei movimenti che fanno parte della coalizione vincente alle elezioni dello scorso 22 aprile. Le fibrillazioni si sono susseguite come uno sciame sismico per tutto il pomeriggio e la serata. In particolare i sussulti sono arrivati dal fronte della Lega che in due note, una a firma del coordinatore cittadino di Campobasso e la seconda recante la firma degli eletti in Consiglio, dei candidati in lista e di moltissimi dirigenti sparsi su tutto il territorio, ha reclamato a gran voce che l’unico criterio che dovesse ispirare il presidente Toma per le nomine fosse quello delle rappresentanze elette in Consiglio. Messaggio inviato anche a Matteo Salvini ed al coordinatore regionale del partito, Luigi Mazzuto, che non ha firmato la nota ma che è stato sino all’ultimo in predicato di entrare nell’esecutivo come assessore esterno.

La nomina di due rappresentanti in Giunta per Forza Italia spalanca le porte del Consiglio regionale ai primi due tra i non eletti: Massimiliano Scarabeo e Nico Romagnuolo. Stessa sorte per Orgoglio Molise, Popolari per l’Italia e Lega, che spalancano le porte del Consiglio rispettivamente a: Paola Matteo, Antonio Tedeschi e Domenico Ciccarella. Resta a bocca asciutta, per il momento, la lista “Iorio per il Molise”.

Finisce quindi con un gran premio della montagna la giornata di Toma, che era invece partita in discesa, all’insegna dei baci e degli abbracci con Paolo Frattura restituito definitivamente quest’ultimo, dopo cinque anni, all’architettura e all’affetto dei suoi cari.

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