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sabato, Aprile 20, 2024

Elezioni regionali, partiti e movimenti chiamati all’analisi del voto. Gli assessori della Giunta Toma scelti tra gli eletti

AperturaElezioni regionali, partiti e movimenti chiamati all'analisi del voto. Gli assessori della Giunta Toma scelti tra gli eletti

Cala il sipario sulle elezioni regionali, si chiude una stagione, quella legata a Paolo di Laura Frattura, e il Molise gira pagina. L’attesa, o la temuta (dipende dai punti di vista) vittoria del Movimento 5 Stelle, guidato da Andrea Greco, non c’è stata. Vince la coalizione di centrodestra e Donato Toma è il nuovo Presidente della Regione Molise. Durissima la sconfitta del centrosinistra, ammessa senza mezzi termini da Carlo Veneziale. Una battaglia esclusivamente di testimonianza quella di Agostino Di Giacomo, rappresentante di CasaPound.

IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE

Presidente della Regione Molise, Donato Toma.

Consiglieri eletti in maggioranzaForza Italia: Nicola Cavaliere, Armandino D’Egidio, Roberto Di Baggio; Orgoglio Molise: Vincenzo Cotugno, Gialuca Cefaratti; Lega Salvini Molise: Aida Romagnuolo, Filomena Calenda; Popolari per l’Italia: Vincenzo Niro, Andrea Di Lucente; Unione di Centro: Salvatore Micone; Fratelli d’Italia: Quintino Pallante; Iorio per il Molise: Michele Iorio.

Consiglieri eletti in minoranza. Movimento 5 Stelle: Andrea Greco, Patrizia Manzo, Angelo Primiani, Vittorio Nola, Valerio Fontana, Fabio De Chirico; Partito Democratico: Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli.

L’ANALISI DEL VOTO

Il responso delle urne è stato chiaro ed inequivocabile: il centrodestra ha conquistato la guida della Regione Molise con uno scarto di circa 9000 voti sul Movimento Cinque Stelle. A Donato Toma sono andati 73229 voti pari ad una percentuale del 43,46%, mentre ad Andrea Greco 64875 voti ed una percentuale del 38,50%. Durissima la sconfitta per il centrosinistra, a Carlo Veneziale vanno solo 28818 voti pari al 17,10% dell’elettorato. Per CasaPound i voti sono rimasti sotto quota mille (707): ad Agostino Di Giacomo è andato solo lo 0,42%.

Il dato relativo alle liste assegna al Movimento 5 Stelle il ruolo di primo partito col 31,57% totalizzato dalla lista. Seguono, in una sostanziale posizione di parità, Forza Italia (9,8%) e il PD (9,03). Buona la performance di Orgoglio Molise (8,34%), Lega Salvini Molise (8,23%)  che entra per la prima volta in consiglio regionale con due donne, Popolari per l’Italia (7,12%). Eleggono loro rappresentanti in consiglio anche: Unione di Centro (5,11%), Fratelli d’Italia (4,45%), Iorio per il Molise (3,58). Pur superando lo sbarramento del 3%, restano fuori dall’aula di Palazzo D’Aimmo la formazione di Liberi e Uguali per il Molise (3,29%). Sotto il 3%, e quindi senza rappresentanti in Consiglio, il Movimento Nazionale per la Sovranità (2,70%), Molise 2.0 (2,38%), Unione per il Molise (2,22%), Il Molise di Tutti (1,87%), Il Popolo della Famiglia (0,41), CasaPound (0,33%).

LA NUOVA GIUNTA

Il neo eletto presidente Toma, già al lavoro per la composizione della nuova Giunta, ha fatto sapere che l’esecutivo regionale sarà composto esclusivamente da assessori scelti tra le liste afferenti alla coalizione. Quindi, per il momento, è da escludere il ricorso ad assessori esterni. La nuova normativa regionale consentirà quindi il ripescaggio dei primi non eletti tra le liste che esprimeranno assessori al loro interno

 

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