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venerdì, Settembre 26, 2025

Regionali, la beffa del risparmio

AperturaRegionali, la beffa del risparmio

di GIOVANNI MINICOZZI

Mentre prosegue a pieno ritmo la campagna elettorale per le elezioni regionali del 22 Aprile c’è chi, rimasto fuori dalla competizione, si vanta di aver risparmiato duecentomila euro per aver escluso le Prefetture di Campobasso e Isernia dalla gestione dei dati elettorali. Parliamo del governatore uscente e non ricandidato Paolo Di Laura Frattura e che dire, non c’è limite al peggio. Dopo aver ridotto il Molise alla canna del gas Frattura, imperterrito, continua a sottolineare, alla pari di un bravo ragioniere, di aver messo in ordine i conti della Regione. In realtà però i fatti raccontano cose diverse a partire dalla gestione della tornata elettorale del 22 Aprile . In primis raccontano, numeri alla mano, che il posticipo della data costa ai molisani due milioni di euro, soldi che si potevano risparmiare abbinando le regionali con le politiche del 4 Marzo . Peraltro il Molise risulta essere l’unica Regione d’Italia ad aver escluso le Prefetture dalla gestione dei dati elettorali e in più a fronte del risparmio sbandierato di duecrntomila euro non è dato sapere quanto costerà la gestione diretta né a chi verrà affidata. Al momento non esiste traccia di impegni di spesa specifici ma il dubbio che dietro le quinte sia nascosta la solita PA digitale esiste. Un’azienda privata, la PA digitale, che negli ultimi anni ha realizzato affari d’oro con il governo regionale, guidato da Paolo Frattura, a danno della società in house Molise Dati. Quanto alla gestione informatica delle prossime elezioni attendiamo con fiducia delucidazioni di merito dal governatore. Circa i risparmi ottenuti e la messa in ordine dei conti, vantati dal governo regionale uscente, ci limitiamo a ricordare la chiusura di tutte le aziende partecipate e il conseguente massacro sociale per i lavoratori, gli sprechi milionari per pagare consulenze spesso inutili , i trecentomila euro andati in fumo con la vicenda Biocom, le due mensilità aggiuntive erogate ai consiglieri regionali per il posticipo delle elezioni, i venticinque milioni di euro per i Led, l’assurda transazione da ottocentomila euro per dieci anni con la segretaria del Partito del Presidente Micaela Fanelli e l’aumento dei costi della politica deciso della maggioranza con il quinto assessore e i consiglieri supplenti.

Naturalmente chiunque ha il diritto di difendere il proprio operato e questo vale anche per Paolo Frattura, ma la stampa ha il dovere di riportare la verità’ dei fatti anche quando questi fatti contraddicono le favole raccontate dai politici.

Poscritto. Nel frattempo è intervenuto con una nota il presidente uscente della Regione, Paolo Frattura, che ha risposto ad uno solo dei quesiti, ovvero ha precisato che questa volta la PA Digitale è estranea alla gestione dei dati elettorali.

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