di PASQUALE DI BELLO
5 Stelle e 10 punti per il Molise. E’ questa la sintesi dell’incontro nel corso del quale Andrea Greco, candidato pentastellato alla Presidenza della Regione Molise, ha illustrato il decalogo delle priorità che il movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio si è dato per cambiare radicalmente l’assetto e il futuro del Molise. Dieci punti, “frutto del lavoro di anni”, come ha sottolineato con soddisfazione il candidato governatore, che focalizzano quelli che sono gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine. Si va dalla tutela della Sanità pubblica (con la ridefinizione del rapporto tra pubblico e privato e il potenziamento della medicina territoriale) al rilancio della piccola e media imprenditoria e quindi del mondo del lavoro e delle opportunità di occupazione. In mezzo altre questioni pesantissime: la riforma del sistema delle nomine e l’espulsione della politica dagli enti controllati dalla Regione; l’innovazione tecnologica, lo sviluppo delle aree interne e la mitigazione del rischio idrogeologico. Turismo, cultura e valorizzazione del territorio, infrastrutture, ambiente, rilancio dell’agricoltura, trasparenza amministrativa, finanziamenti per il sociale e per il potenziamento del sistema di welfare, freno all’immigrazione incontrollata. E’ questo il mosaico delle proposte formulate dai 5 stelle, tenute insieme da una intelaiatura che rappresenta il cavallo di battaglia per gli eredi di Grillo e Casaleggio. Quello che loro hanno chiamato “Punto 0”, ovvero una precondizione generale che precede l’intero programma amministrativo. Stiamo parlando della riduzione dei costi della politica e della abolizione dei vitalizi. 5Mila euro lordi per ogni consigliere regionale, senza alcuna indennità aggiuntiva, a partire dal presidente della Regione e da quello del Consiglio regionale. Quanto ai vitalizi, abolizione totale per tutti gli ex Consiglieri regionali. “Con una legge regionale sono stati varati e con una legge regionale andranno cancellati”, ha detto senza tanti giri di parole il candidato presidente Andrea Greco che ha poi rincarato la dose: “Se necessario, su questo tema arriveremo anche alla Corte Costituzionale”. Un intervento, ha aggiunto, che “consentirà un risparmio annuale di circa 4,5 milioni di euro che andremo ha reinvestire a favore delle piccole e medie imprese e del mondo del lavoro”. Una ricetta che si propone di taglare alle radici una serie di privilegi odiosi e non più tollerabili in una stagione di sacrifici pesanti imposti soprattutto alle classi meno abbienti della società, hanno concluso i pentastellati.
