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venerdì, Novembre 14, 2025

Mega impianto di rifiuti a Sassinoro, a rischio l’area del Parco del Matese

EvidenzaMega impianto di rifiuti a Sassinoro, a rischio l'area del Parco del Matese

Qualche migliaio di chilometri quadrati, ma comunque regione cerniera con una posizione strategica sull’asse Tirreno Adriatico. Non è una novità, ma con il nuovo parlamento che si insedia a giorni e con una delegazione parlamentare completamente rinnovata è opportuno mettere in evidenza i rischi che arrivano immediatamente al di qua dei confini regionali.

Lo hanno fatto da Venafro, dove l’allarme è rappresentato dalla centrale a turbogas progettata a Presenzano, in provincia di Caserta. Lo stanno per fare dal lato provincia di Benevento per l’autorizzazione già ottenuta dalla Regione Campania con la quale il governo ha di fatto dato il via libera per un mega impianto di rifiuti a Sassinoro. A pochi chilometri dal piccolo comune, i resti del sito archeologico di Altilia. Ma anche, sotto il profilo ambientale, l’ipotesi ormai più che concreta dell’istituzione del parco del Matese, approvato grazie all’impegno dei senatori Roberto Ruta e Ulisse Di Giacomo durante la legislatura che si è appena conclusa.

La presenza di un impianto destinato ai rifiuti, non si sa ancora se per riciclarli, smaltirli, o cos’altro, avrebbe un impatto devastante sui comuni confinanti che ora invece sperano il loro rilancio proprio perché inseriti in un progetto che ha messo al centro l’ambiente, il paesaggio, i prodotti migliori della zona. Una zona, peraltro, che lungo il versante Cercemaggiore, ha già pagato in un passato non molto lontano, le perforazioni per la ricerca ci petrolio e il conseguente interramento di sostanze forse radioattive, o comunque tossiche. Un caso sul quale ancora oggi non è stata fatta completamente chiarezza.

Per non dire delle dichiarazioni di Carmine Schiavone, boss pentito di Casal di Principe, che sul sotterramento dei rifiuti proprio nella zona a cavallo di Morcone e Sepino ha dettagliatamente illustrato luoghi e modalità con cui ha agito la Camorra.

Insomma, quella della qualità dell’ambiente che ci circonda deve restare una delle peculiarità del nostro territorio, e con le regionali ormai prossime e con la nuova delegazione parlamentare, tenere la barra dritta su questo tema diventa uno degli obiettivi dal quale non si può e non si deve derogare. Né in Molise, né a Roma.

gdt

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