di ANNA MARIA DI MATTEO
Il boato, poi il fumo denso e acre. Paura, all’alba a Campobasso, in via Montegrappa. Una bomba molotov è esplosa nell’androne dell’edificio che ospita la sede dell’Istituto autonomo case popolari di Campobasso. Secondo una prima ricostruzione da parte degli investigatori, ignoti avrebbero sfondato il portone d’ingresso, mandandone in frantumi i vetri e poi lanciato l’ordigno che, esplodendo, ha innescato un incendio. I residenti, svegliati dal boato, hanno visto uscire dall’edificio il fumo e, allarmati, hanno immediatamente chiamato i vigili del fuoco che, arrivati sul posto, hanno domato le fiamme nel giro di poco tempo. Nel frattempo sono arrivati anche gli agenti del commissariato che indagano sulla vicenda.
I danni provocati dall’ordigno non sarebbero ingenti e, soprattutto, la bomba non ha provocato feriti. L’esplosione ha danneggiato, in particolare, il gabbiotto che è posto all’ingresso della struttura. Ora resta da capire chi abbia compiuto il gesto e perché. Potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio. Ma nei confronti di chi? Dello stesso Iacp? O si è trattato di una bravata? Interrogativi ai quali gli investigatori stanno cercando di dare una risposta. Pare che nessuno abbia visto nulla. La maggior parte dei residenti della zona dormiva ancora quando è scoppiata la molotov, intorno alle sei. Ad ogni modo gli inquirenti stanno cercando di raccogliere elementi e testimonianze utili alle indagini per risalire all’autore o agli autori del gesto che ha destato preoccupazione in città e non solo tra quanti vivono nella zona.
Una vicenda inquietante i cui contorni sono ancora tutti da chiarire.
