
“La colpa non è del ghiaccio. Se negli ultimi giorni gli autobus sono finiti contro il guard rail o contro un muro a Pietrabbondante e Macchiagodena, la colpa è solo della carenza di manutenzione sulle strade provinciali”. A dirlo è Tiziano Di Clemente, che torna sulla vertenza dei cantonieri lasciati a casa dalla Provincia di Isernia, alla vigilia dell’ennesimo tavolo istituzionale che potrebbe portare alla stabilizzazione dei 33 operai. “E’ evidente – è il parere del coordinatore del Partito comunista dei lavoratori – che certi incidenti dipendono dalla scarsa manutenzione delle strade provinciali, peraltro a fronte di eventi neanche eccezionali: se vi fosse stato un piano serio con personale qualificato come quello degli ex operai cantonieri in vertenza, si sarebbe usciti la notte precedente con i mezzi e con il sale, evitando i rischi del gelo già previsti”. Nel frattempo una frana sta creando disagi sulla provinciale tra Roccasicura e Forli del Sannio, mentre le erbacce non tagliate, l’estate scorsa hanno creato problemi agli automobilisti, ostruendo la visuale. “La scelta di privatizzare il servizio – dice ancora Di Clemente – finora ha portato risultati discutibili. Per il coordinatore del Pcl, c’è stato solo uno spreco di risorse pubbliche pagate con le tasse dei lavoratori, a fronte di strade che rimangono pericolose. Oggi il piano di manutenzione provinciale fa acqua, proprio per via dell’assenza di operai qualificati. Un vuoto che per i sostenitori della vertenza dei cantonieri può essere colmato solo stabilizzando i 33 cantonieri part time, il minimo indispensabile per curare gli oltre 800 Km di strade provinciali. Dare risposte a questi operai non significa solo dare un lavoro – conclude Di Clemente – ma anche lottare per il bene comune della sicurezza stradale”.
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