di GIOVANNI MINICOZZI
“Considerato che da più parti continuo ad essere citato come ipotetico candidato alla presidenza della Regione, non ritengo che vi siano state nè vi siano le condizioni per le quali io abbia potuto o possa prendere in considerazione una eventuale candidatura”.
Tre righe inviate alla stampa dal Presidente del Tribunale di Isernia Enzo Di Giacomo per annunciare il suo ritiro, almeno per il momento, dalla ipotizzata candidatura alla presidenza della Regione.
Come si ricorderà il nome del giudice Di Giacomo era stato proposto alcuni mesi fa con determinazione dai movimenti civici e da singoli esponenti del centrodestra, ovvero: Angela Fusco Perrella, Rosario De Mattesi, Salvatore Micone, Filoteo Di Sandro, Giovancarmine Mancini e Maurizio Tiberio.
I partiti di centrodestra, invece, e in particolare Forza Italia e Lega, pur riconoscendo la validità della proposta, avevano deciso di rimettere la scelta finale nelle mani del tavolo nazionale. Evidentemente il tira e molla non è stato gradito dal giudice Enzo Di Giacomo e da qui la sua decisione di annunciare il disimpegno dalla competizione regionale. Secondo indiscrezioni, nelle ultime ore, Di Giacomo avrebbe incontrato alcuni esponenti del centrodestra e dei movimenti civici ai quali avrebbe anticipato il suo passo indietro che, peraltro, non è stato un fulmine a ciel sereno poiché alcune settimane fa lo stesso Enzo Di Giacomo aveva chiesto la massima condivisione, per il bene del Molise, sulla sua candidatura. In mancanza, aveva già preannunciato la sua indisponibilità.
La ritirata di Enzo Di Giacomo, dal punto di vista politico, ora potrebbe condizionare anche la ritrovata unità del centrodestra e l’esito elettorale del 4 marzo. Non a caso i mediatori si sono messi subito all’opera e non si esclude che nelle prossime ore potrebbe essere sottoscritto da tutti i candidati al Parlamento del centrodestra un documento per invitare il Presidente del Tribunale di Isernia, Enzo Di Giacomo, a riconsiderare la sua posizione con l’impegno di definire presto, e comunque prima del 4 marzo, la sua candidatura al tavolo nazionale della coalizione.
Al momento, però, non è dato sapere se questa novità riuscirà a far cambiare idea al magistrato che occupa già un ruolo importante alla presidenza del Tribunale di Isernia.
Non è da escludere che qualora vi fosse un appello collettivo e condiviso Enzo Di Giacomo potrebbe ritornare sui suoi passi.