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domenica, Aprile 28, 2024

Servizi di manutenzione rete sanitaria, prorogato di un mese il bando da 70 milioni

EvidenzaServizi di manutenzione rete sanitaria, prorogato di un mese il bando da 70 milioni

Prorogato di un mese dalla Regione e dall’Asrem il bando da 70 milioni di euro per l’affidamento dei servizi di manutenzione della rete sanitaria e ospedaliera. Il termine iniziale, fissato al prossimo 14 febbraio alle ore 12, è stato prorogato al 12 marzo medesima ora. La proroga, come scrive nella sua determina il direttore della centrale unica di committenza, Giocondo Vacca, è dovuta alle numerose richeste di chiarimenti pervenute da parte degli operatori economici interessati a prendere parte alla gara. La cifra è ghiottissima e attorno alla questione si è scatenato un giro di multinazionali intenzionate a mettere il cappello sulla posta in palio e assicurarsela per i prossimi sette anni. Tanto è il termine dell’affidamento. Di conseguenza, anche l’apertura delle buste prevista per il 21 febbraio alle ore 10, è adesso slittata alla stessa ora del 20 marzo. Tutto molto preciso e organizzato. Quello che invece resta nascosto da un nebbione da val Padana, è il futuro dei lavoratori attualmente impiegati nei servisi in questione. Dipendenti di ditte esterne e subappaltanti dei quali non si conosce al momento nemmeno una ricognizione numerica. Si tratta certamente di decine di persone, vista l’estensione del sistema sanitario e viste le molteplici necessità manutentive delle strutture, ma concretamente nessuno conosce il numero esatto delle maestranze coivolte. Una richiesta in tal senso è stata avanzata, ma è tuttora caduta nel vuoto, da parte della CGIL. Il sindacato è a buon motivo preoccupato della sorte di questi lavoratori, di cui nel bando non si fa menzione alcuna quanto a clausole di salvaguardia e a obblighi di riassunzione da parte dell’impresa che si aggiudicherà il bando.

L’auspico è che questo mese, destinato ai chiarimenti, chiarisca anche questa questione e il futuro dei lavoratori coinvolti. Parrebbe infatti davvero singolare che una Regione zelante sino ai limiti della pedanteria, si fosse scordata dopo aver allestito carte, soldi, numeri, scartoffie e procedure, di mettere in sicurezza l’unica cosa in questa vicenda che ha braccia, occhi, famiglie e figli da campare: ovvero i lavoratori. Speriamo che, seppure a sparo avvenuto, qualcuno se lo ricordi.

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