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lunedì, Novembre 17, 2025

Pesca, le cooperative chiedono il ripristino degli sgravi contributivi

AttualitàPesca, le cooperative chiedono il ripristino degli sgravi contributivi

L’alleanza Cooperative della pesca verso lo stato di agitazione con l’annuncio di manifestazioni e proteste in tutta Italia. Il settore si mobilita e lancia un allarme in vista della prima scadenza imminente, il 16 febbraio, con il versamento dei contributi Inail.
I pescatori chiedono il ripristino degli sgravi contributivi per il comparto, quelli previsti dalla legge 30 del 1998. «Altrimenti – dicono – sarà un disastro per tutti noi».
Per Domenico Guidotti, di Federcoopesca Molise, l’aver cancellato con un colpo di spugna un regime contributivo che era in vigore da venti anni, ormai, ha destabilizzato l’economia del settore.
«Le imprese – continua – dall’oggi al domani sono costrette a pagare contributi all’Inps, l’istituto di previdenza sociale, e a quello di Assicurazione Infortuni sul Lavoro, l’Inail, maggiorati anche del 50%, così come si evince da recenti disposizioni, le quali prevedono la sospensione degli sgravi per la pesca».
Una situazione che gli operatori del settore considerano insostenibile e da sanare. «Siamo a un punto di non ritorno» sostengono e si rivolgono direttamente al Governo e a tutte le forze politiche di dare una risposta che vada al di là delle soluzioni tampone valutate fino a questo momento. In sostanza chiedono risposte certe che vadano anche oltre le semplici promesse. I tempi stringono e servono, quindi, azioni concrete. «Se perdura questa situazione – evidenzia facendo esempi Guidotti di Federcoopesca – una impresa su due sarà costretta a chiudere e a subirne le conseguenze maggiori, a farne le spese saranno le cooperative di pescatori». Un grido di allarme che il settore non vuole cada nel vuoto e per questo ha annunciato lo stato di agitazione e manifestazioni di protesta in tutta Italia.

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