Ci ha sempre messo la faccia, da anni, come sindacalista della Uilbac e come cittadino per difendere e far riconoscere i diritti della gente. Emilio Izzo, anche e soprattutto in questa ultima legislatura regionale, forse in maniera ancora più intensa, ha fatto sentire la sua voce in innumerevoli battaglie su lavoro, sanità pubblica, ambiente, disabilità, denunciando e contestando aspramente situazioni amministrative in cui vedeva ampie zone d’ombra. Ha organizzato sit-in davanti ai palazzi della politica, ai cantieri «unendo persone per fare un corpo unico ed evitare quella frammentazione che – ha detto – è pericolosa per chi del potere ha fatto una ragione di vita».
Alla politica in generale e in particolare a Frattura e alla sua squadra di governo, con una nota e come portavoce dell’Assemblea Permanente degli ex lavoratori in lotta, ha voluto far presente alcune cose alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni dell’anno. Ha voluto ricordare quanto detto dal Governatore al Veneziale di Isernia sul punto nascite e quanto puntualizzato dal comitato, cioè che l’ospedale non si tocca; Izzo ha poi rammentato quanto scritto sullo striscione portato davanti al consiglio regionale, all’ultima seduta, sorretto da gente che il lavoro non ce l’ha più: «Dopo aver appagato i vostri appetiti – si leggeva – pensate alla fame dei molisani».
Izzo ha voluto ricordare, ancora, il nulla di fatto per i lavoratori in deroga e il rinvio, da parte del Consiglio regionale, di qualsiasi decisione a dopo le feste; ha voluto sottolineare che la giunta ha destinato i 200mila euro di acconto da girare alle famiglie dei disabili gravi e gravissimi che erano senza sostegno dal 2015 e che dovranno vedere riconosciuta la restante quota dall’iscrizione nel prossimo bilancio di quanto dovranno avere per il 2017 e 2018. «Diritti che però, per ottenerli, abbiamo dovuto lottare – ha rimarcato Emilio Izzo – protestare e mettere la politica alle corde. E comunque rimaniamo vigili e controlliamo ogni passo».
C’è poi la questione dei cantonieri della provincia di Isernia, una vertenza che si spera di risolvere definitivamente e avere risposte certe al tavolo dell’8 gennaio in via Berta. E in questo caso Izzo ha voluto ricordare che nessuna disposizione della legge Madia sancisce l’impossibilità di riassumere il personale in questione.
Altre risposte Izzo le aspetta dall’Assessore Veneziale sullo stato dell’arte dell’area di crisi complessa e sulle possibili strade da percorrere per ricollocare gli ex lavoratori. «Mentre gli altri si agitano per le coalizioni e le candidature – ha concluso Emilio Izzo – noi continuiamo senza soste a preoccuparci dei problemi delle persone, a combattere per il lavoro e la dignità dei molisani».



