di ANNA MARIA DI MATTEO
La qualità dell’assistenza sanitaria in Molise rimane particolarmente critica, al di sotto degli standard previsti dalla legge. Lo dicono i dati che emergono dal Piano nazionale esiti 2017 dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Agenas. Il quadro che ne viene fuori è preoccupante per non dire drammatico. Il Molise è tra le poche regioni in cui non c’è stato alcun miglioramento rispetto allo scorso anno, ponendosi dunque in coda alla graduatoria. Una classfica che mette in evidenza il divario notevole che esiste tra il nord ed il Sud. Ma proprio tra le regioni del Mezzogiorno ci sono anche esempi virtuosi, segnali incoraggianti, come quello della Sicilia. Regione che ha registrato un netto miglioramento. Invece,a fare compagnia al Molise, in coda alla classifica la Campania dove le criticità restano.
Il piano nazionale degli esiti è elaborato dall’Agenas per conto del ministero della Salute e fornisce a livello nazionale valutazioni comparative di efficacia, equità , sicurezza e appropriatezza delle cure. 166 gli indicatori presi in esame per fotografare la qualità dell’assistenza sanitaria sul territorio.
E se per regioni come la Puglia, la Calabria e la Sardegna il quadro è migliorato, per il Molise restano la situazioine rimaqne drammatica.
La riorganizzazione del sistema sanitario regionale attuata dal commissario ad acta Frattura sta provocando forti squilibri all’interno della seppur piccola regione e il progressivo indebolimento della rete ospedaliera, con pesanti ed in evitabili ripercussioni sulla qualità delle prestazioni erogate agli utenti.
Il dato diffuso dall’Agenas, in definitiva, non stupisce più di tanto. Che la sanità molisana sia ormai allo sfascio è una triste e conclamata realtà.
