Il gelo che taglia la faccia non può nulla contro il clima rovente che assedia il palazzo del Consiglio regionale. Scoppia la protesta di lavoratori, ex lavoratori e disoccupati, tenuti tutti insieme da un denominatore comune: la mancanza di risposte da parte della politica. Davanti a Palazzo D’Aimmo c’è la rappresentazione di un fallimento conclamato: le politiche portate avanti dal governo regionale, fatte di tagli, ferite e sacrifici imposti ai lavoratori hanno creato una sola cosa: la disperazione. Davanti al consiglio ci sono tutti: ex Ittierre, Zuccherificio, DR Motors, operatori della sanità, dipendenti Atm. Il coro della delusione è unanime: non abbiamo nulla, nessuna prospettiva; è Natale e per molti mancano anche i soldi per un giocattolo ai bambini. Alla protesta dei lavoratori si è aggiunta quella dei disabili: lamentano la mancata erogazione del sussidio 2015 e 2016 per la non autosufficienza.
A saldare la protesta, risultato significativo, è stata l’Assemblea permanente degli ex lavoratori di cui è portavoce Emilio Izzo, protagonista di mille battaglie.
Alle 1744 persone che rivendicano la mobilità in deroga è giunto il sostegno della Caritas diocesana di Trivento. Lavoratori che attendono di riscuotere ancora 7 mensilità del 2015. Fuori dal palazzo un cartello recita: a voi poltrone dorate a noi nemmeno sgabelli ed è, purtroppo, una verità amara e intollerabile.
