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martedì, Dicembre 3, 2024

Centrodestra: ecco i primi nomi per la Regione. Centrosinistra: pronto il blitz sulla legge elettorale

AperturaCentrodestra: ecco i primi nomi per la Regione. Centrosinistra: pronto il blitz sulla legge elettorale

di PASQUALE DI BELLO

Convocato dalla coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, si è riunito in vista delle elezioni di primavera il tavolo del centrodestra. Venti persone, per una quindicina tra partiti e movimenti, alla ricerca di un condottiero che possa guidare la coalizione alla conquista della Regione. L’obiettivo, ha detto la Tartaglione in apertura dei lavori, è fare cinque a zero sul Parlamento nazionale più la presidenza della Regione. In pratica la prospettiva è quella di sgretolare gli avversari del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, conquistando tutta la delegazione parlamentare, con l’aggiunta della presidenza della Regione. A proposito di quest’ultima al tavolo sono circolati i primi nomi in vista di una rosa da portare a Roma all’attenzione dei leader nazionali della coalizione, primo tra tutti l’immarcescibile Silvio Berlusconi, tornato a nuova vita, a cui qualcuno evidentemente deve dare ogni giorno una carica a molla nascosta dietro la giacca.

Questi i nomi, in ordine sparso. Intanto quello di Michele Iorio, leader di Direzione Italia e sceso da temnpo in campagna elettorale. Poi quello di Enzo Di Giacomo, presidente del Tribunale di Isernia. A loro si aggiungono quello del consigliere comunale di Termoli e coordinatore regionale di Energie per l’Italia, Michele Marone, quello del presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa e, infine, quello di Filoteo Di Sandro, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

Evidentemente siamo alle prime battute e, all’attuale rosa, potranno aggiungersi strada facendo altri nomi.

Sul fronte avverso, quello del centrosinistra, è in corso un bliz teso a far approvare la legge elettorale in occasione del consiglio regionale già convocato. Prevista, in tal senso, una riunione di maggioranza prima che l’assemblea si riunisca. Sembra essere questa la strada scelta da Frattura e soci per spegnere sul nascere tutti i focolai che si stanno accendendo da tempo sul territorio. E’ cosa nota, infatti, la totale divergenza tra la tesi di Frattura, quella del collegio unico, e quella del resto del PD che ne popone addirittura tre. Inoltre, la legge all’ordine del giorno sembra fatta apposta per garantire rendite di posizione destinate ad essere lucrate dagli attuali inquilini di Palazzo D’Aimmo. Ma sarà difficile. Il centrosnistra in Regione ormai non vuole sentirlo più nessuno. I nomi di Frattura e dei suoi fedelissimi, specie quelli più insignificanti e decorativi, provocano nella pubblica opinione l’effetto di un mosca dentro una crocchetta. Alla sola vista, tutti mollano la crocchetta e scappano a gambe levate.

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