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giovedì, Marzo 28, 2024

Frattura, è allarme rosso al Nazareno: bocciato dai sondaggi

AperturaFrattura, è allarme rosso al Nazareno: bocciato dai sondaggi

Allarme rosso al Nazareno. I vertici nazionali del Partito Democratico stanno cercando un’alternativa a Frattura e lo fanno con dei sondaggi informali, tra diversi nomi alternativi all’attuale governatore. Tra loro, il rettore Palmieri, ma anche imprenditori e personalità affermate. I sondaggi, quelli fatti e quelli che si stanno svolgendo, dicono tutti la stessa cosa: il Centrosinistra guidato da Frattura è destinato ad una sicura sconfitta. L’attuale governatore, nelle intenzioni di voto rilevate da Winpoll Scenari Politici, è al 12,4%, Roberto Ruta, suo diretto concorrente nell’area di Centrosinistra, è al 24%, il doppio, per non parlare dei favoriti, Michele Iorio, per il Centrodestra, con il 26,5 per cento, e Federico, Cinque Stelle, con il 29,5 per cento. Se si votasse con la vecchia legge, nessun dubbio la vittoria sarebbe una questione a due tra Federico e Iorio.

Ma c’è una nuova legge, che Frattura, senza dubbio, ha voluto per azzerare l’effetto negativo provocato dal suo nome. In sostanza, la nuova legge oscura volutamente il candidato presidente, legando il suo destino a quello delle liste dei candidati. Infatti, con l’abolizione del voto disgiunto, non sarà più possibile scegliere il presidente. Si votano il consigliere e la consigliera scelti e – automaticamente – la preferenza espressa si estende al candidato presidente. Un po’ come quando si votava alla Provincia, dove si sceglieva il candidato e con lui il presidente collegato. Una legge, quella delle provinciali, che ha consentito, spesso, di eleggere degli autentici Carneadi della politica, insomma personaggi misconosciuti, allevati nelle segreterie dei pezzi da novanta, perfetti portaborse finiti a fare i presidenti di provincia perchè lì l’elezione era garantita.

Ed è questo il maldestro tentativo che sta disperatamente mettendo in atto Frattura. Far votare al Consiglio regionale una legge che elimini la possibilità di scegliere il presidente. Supponendo di cavalcare l’onda dei consensi individuali dei consiglieri, per nascondersi dietro di loro. Insomma l’antipolitica portata al paradosso. Una legge che sarebbe un’autentica vergogna e che ci riporterebbe ai tempi delle elezioni Provinciali: si mette insieme un’alleanza di liste e candidati che tirano e poi, dietro di loro, si nasconde un presidente azzoppato e inviso ai cittadini.

Il diavolo, però, fa le pentole, ma spesso dimentica i coperchi. Il coperchio, in questo caso, potrebbe essere il Nazareno, i vertici nazionali del Pd, che avrebbero già offerto a Frattura una candidatura parlamentare, in vista di una riappacificazione del Centrosinistra molisano, con l’apertura a Roberto Ruta e Danilo Leva.

La missione del momento, per il Pd nazionale, è recuperare alleati, in Molise come a Roma, anche sacrificando Frattura. Per questo il governatore sta lottando contro il tempo, con la nuova legge elettorale, secondo lui, si potrebbe anche fare a meno del Pd. Un partito sempre più nervoso, che lancia messaggi ostili, come quello arrivato dalla Federazione Bassomolisana, che ha intimato a Frattura di fermarsi con il collegio unico, altrimenti è guerra.

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