Lanciato in anteprima nazionale a Isernia, il Burqua Day è stato organizzato non solo per far comprendere alle donne cosa significa indossare questo capo d’abbigliamento, ma anche e soprattutto per dire che “è giunto il momento di difendere la cultura italiana e suoi valori, a partire dalla libertà, pilastro della nostra Costituzione”. L’iniziativa – che ha coinvolto diverse piazze italiane – è stata promossa dal Partito Anti Islamizzazione. All’incontro dimostrativo organizzato in piazza Celestino V, c’era anche il segretario nazionale, Stefano Cassinelli. Il Pai – è stato detto durante la manifestazione – non ha alcun intento discriminatorio nei confronti dell’Islam (che come tutte le religioni è tutelato dalla Costituzione), ma dice no all’islamizzazione, a quelle forme di radicalizzazione che rischiano di sottomettere la libertà sociale e culturale dell’occidente. Il partito – ha precisato Cassinelli – non ha alcuna ambizione politica, né mira a occupare poltrone. La scelta di organizzare il Burqua day in Molise non è stata casuale. A Isernia, infatti, c’è la sede regionale del partito anti islamizzazione, ha spiegato il segretario regionale Ugo Marinelli. Durante la manifestazione le donne sono state invitate a indossare il burqua. Chi lo ha fatto ha detto di essersi sentita a disagio.