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mercoledì, Aprile 24, 2024

Barriere antiterrorismo, il parroco della Cattedrale: “Transito per i disabili o chiudo la chiesa”

AttualitàBarriere antiterrorismo, il parroco della Cattedrale: "Transito per i disabili o chiudo la chiesa"

 

 

CAMPOBASSO. Le barriere antiterrorismo  a Campobasso continuano a far discutere e a sollevare polemiche e pareri discordanti. Da un lato c’è una precisa disposizione del ministero degli Interni, che comuni e prefetti non possono ignorare, dall’altro i cittadini che si vedono restringere il loro spazio vitale o meglio, le comodità a cui sono abituati. Come quella di parcheggiare e muoversi con l’auto in qualsiasi punto della città. Le grosse fioriere di cemento che fungono da impedimento al passaggio di veicoli, specie se di grosse dimensioni, sono posizionate nel centro cittadino, in punti giudicati sensibili: e quindi in entrata e uscita di corso Vittorio Emanuele, strade laterali di accesso al distretto militare e in piazza Prefettura. Ed è proprio in piazza Prefettura che si registrano le polemiche più accese e in verità da anni, già da prima del provvedimento contro il terrorismo. Per anni cittadini e associazioni hanno chiesto la chiusura al traffico dell’area per destinarla ad isola pedonale e si sono scontrati con i negozianti della zona, nettamente contrari alla chiusura. La piazza ha visto nel tempo chiusure e riaperture al traffico, a seconda di come si svolgeva il braccio di ferro in corso tra i sì e i no alla sosta e transito di auto. Poi è arrivata la decisione del ministero degli Interni e sono arrivate le fioriere a bloccare l’ingresso della strada. Una decisione che ha provocato di nuovo malumori in residenti e negozianti. Ora al coro degli scontenti si aggiunge la voce del parroco della cattedrale, don Michele Tartaglia, che si è rivolto al questore, al sindaco, all’assessore alla Mobilità e al dirigente della Polizia municipale. Don Michele ha difficoltà a camminare, come pure il suo aiutante, il canonico Cerio che ha 96 anni, e a nessuno dei due è consentito parcheggiare l’auto nei pressi della Cattedrale.  “Se non potessi più celebrare nella mia parrocchia sarebbe un grave atto nei confronti della libertà religiosa mia e dei miei parrocchiani- scrive il parroco, che aggiunge- Ed è possibile che lo farò,  come estremo gesto per far valere i miei diritti  ma anche quelli degli altri disabili che,  vista l’impossibilità di arrivare con l’auto vicino alla Cattedrale, non possono più andare a messa”.  Quello quindi che don Tartaglia chiede è la possibilità di transito per i disabili e un posto auto riservato vicino alla chiesta visto che, fa presente lui, gli unici in zona dedicati a chi ha difficoltà a camminare sono spesso occupati da chi disabile non è.

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