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venerdì, Marzo 29, 2024

Frosolone. Incontro con don Ciotti: mafia viva e vegeta, colpisce con l’arma della corruzione

AttualitàFrosolone. Incontro con don Ciotti: mafia viva e vegeta, colpisce con l'arma della corruzione

Dalla morte di Paolo Borsellino e di Rita Atria – la testimone di giustizia che si tolse la vita pochi giorni dopo la strage di via d’Amelio – sono cambiate molte cose. Le coscienze sono maturate, l’impegno della società civile è crescente, ma l’illegalità è sempre devastante. La mafia è più viva che mai e continua a colpire, anche e soprattutto con l’arma della corruzione. L’intreccio tra politica, mafia ed economia è confermato anche dal rapporto della Direzione Antimafia. Questo in sintesi il messaggio lanciato dal fondatore dell’associazione Libera, don Luigi Ciotti, durante un incontro organizzato a Frosolone dalla Caritas diocesana di Trivento e dalla Scuola di formazione all’impegno politico e sociale “Paolo Borsellino”, in collaborazione con il Comune e la Pro loco. Anche in realtà apparentemente tranquille come il Molise – ha ribadito don Luigi Ciotti – l’illegalità trova terreno fertile: tenere sempre alta l’attenzione è quantomai doveroso, ma occorre comunque mantenere un certo equilibrio. Per il nuovo vescovo della diocesi di Trivento, monsignor Claudio Palumbo la soluzione per migliorare la società c’è: rimettere l’uomo e la sua dignità al centro di ogni discorso. Per mons. Palumbo questa è stata la prima visita a Frosolone, uno dei centri più importanti della diocesi di Trivento. L’intera comunità lo ha accolto con grande affetto e un dono: una croce traforata, simbolo della grande tradizione artigianale frosolonese.

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