Manca un ultimo tassello per chiudere le indagini sulla rapina a mano armata nell’abitazione nel notaio Gamberale. Dopo i due arresti dello scorso week end, i carabinieri del comando provinciale di Isernia si sono messi sulle tracce di un altro complice. Gli investigatori dell’Arma lo hanno identificato grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza presente dentro e fuori il palazzo di via Libero Testa. La presenza di una terza persona durante il tentativo di rapina è stata confermata anche da alcuni testimoni. Sugli sviluppi delle indagini i carabinieri mantengono il massimo riserbo, ma l’impressione è che il ricercato abbia ormai le ore contate. Si chiuderebbe così il cerchio intorno a una vicenda che ha destato molto clamore e spavento in città. La risposta delle forze dell’ordine è stata comunque notevole. Dopo l’allarme lanciato da un familiare, gli uomini dell’Arma hanno arrestato il 40enne di Aprilia che – armato di una pistola semiautomatica – era piombato in casa aggredendo la moglie del notaio Gamberale. Lo hanno fermato per le scale del condominio, mentre cercava di scappare. Subito dopo si sono concentrati sulla complice. La donna – di 33 anni, anche lei di Aprilia – è stata rintracciata l’altra notte a Pomezia, in un locale gestito dai suoi familiari. Dopo le formalità di rito è stata rinchiusa nel carcere femminile di Rebibbia, in attesa dell’interrogatorio. Ora l’attenzione è concentrata sull’altro complice, ma al tempo stesso si indaga anche per cercare eventuali collegamenti con persone di Isernia o della zona. Qualcuno, in pratica, potrebbe aver suggerito un colpo sulla carta semplice. Ma che invece per i rapinatori in trasferta è finito malissimo.
Isernia. Rapina notaio Gamberale, ore contate per il terzo complice
