‘Termoli uscirà penalizzata dal progetto del raddoppio ferroviario con Lesina e l’amministrazione comunale non ha saputo difendere le esigenze della città’. Così, in sostanza, il capogruppo di Direzione Italia – Insieme per il Molise, Antonio Di Brino, è intervenuto sul tema al centro della recente visita del ministro dei Trasporti, Graziano del Rio. L’ex sindaco ha ripercorso tutte le procedure relative a un intervento di cui si parla da tempo evidenziando quelli che a suo avviso sono i punti critici e i mancati interventi: ”Il nostro parere contrario – ha osservato – era nato dal fatto che l’amministrazione allora aveva la possibilità di chiedere compensazioni attraverso il parere da esprimere. Dopo la caduta della mia amministrazione sia il sindaco Sbrocca che il Governo regionale di Frattura hanno espresso parere favorevole chiedendo come modifica la delocalizzazione dei binari a Campomarino lontano dalla costa e questo è un fatto positivo ma Termoli non ha ottenuto nulla e non ha rivendicato la sua posizione se non quella di andare dal ministro col cappello in mano a chiedere qualcosa”. Di Brino, affiancato dal coordinatore cittadino, Cristian Zaami, ha rimarcato anche un altro aspetto relativo al Consiglio chiesto nell’aprile 2015 dalle minoranze:”All’epoca l’assessore Nagni ha detto che c’erano due anni di tempo per chiedere compensazioni. I due anni sono abbondantemente trascorsi e io allora dissi che ognuno di noi aveva un’aspettativa di vita di due anni: dopo due anni e mezzo sembra che Termoli non abbia compensazioni, sembra più una passerella elettorale e ritengo che non ci siano margini di manovra per poter modificare il progetto”. Il progetto continua ma per il consigliere di opposizione occorreva muoversi prima per ottenere modifiche e compensazioni per la città. L’idea di interrare la stazione proposta da Sbrocca? ”Mi chiedo dove sia il progetto di interramento della stazione, forse – ha concluso l’esponente di Direzione Italia – sarà pronto nel 2026 quando i tre lotti dovranno essere completati? Questa mi sembra una presa in giro”.
Raddoppio ferroviario tra Termoli e Lesina, Di Brino: “Solo una passerella elettorale”
