Un boato fortissimo poco prima delle 5 di mattina. Chi ha pensato a una bomba al bancomat, chi al terremoto. E invece in piazza Marconi a Santa Croce di Magliano, quando tutti dormivano e in giro non c’era nessuno, qualcuno si è avvicinato al portone dell’edificio di proprietà dell’avvocato Federico Liberatore, che è anche consigliere comunale e ha lasciato una tanica di benzina da 25 litri che poco dopo è stata fatta scoppiare. L’esplosione è stata dirompente e ha svegliato mezzo paese. Subito le fiamme hanno divorato il gazebo e i tavolini del vicino ristorante ‘Il mare in collina’ raggiungendo anche l’interno dei locali che si trovano al piano terra del palazzo.
Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che proprio a Santa Croce, hanno un distaccamento, ha scongiurato il peggio. Un episodio inquietante e su cui ora indagano i carabinieri di Larino. Diverse le piste seguite: l’unica cosa certa è la matrice intimidatoria dell’attentato e con molta probabilità il vero obiettivo era il ristorante aperto da qualche mese da persone del posto e frequentato in maniera particolare da cittadini pugliesi. Dunque dietro al gesto potrebbe celarsi una ritorsione o un avvertimento. Ma i carabinieri non escludono nemmeno che qualcuno potesse avercela con Federico Liberatore, proprietario dell’edificio e che a Santa Croce è consigliere comunale con delega ai Lavori Pubblici. Lui è arrivato di corsa da San Salvo dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza con la famiglia. Non si spiega l’attentato, spera che le forze dell’ordine trovino i responsabili, e lo conforta solo il fatto che non dormisse con sua moglie e le sue due bambine al piano di sopra, come è solito fare quando si ferma in paese. Fortunatamente lo studio legale e l’appartamento sono agibili. I maggiori danni li ha subiti il ristorante.
