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giovedì, Marzo 28, 2024

Provincia di Isernia devastata dagli incendi, indagini in corso per individuare i responsabili

AttualitàProvincia di Isernia devastata dagli incendi, indagini in corso per individuare i responsabili

Seppur a fatica, la situazione é tornata sotto controllo, ma le operazioni di spegnimento e di bonifica hanno impegnato i Vigili del fuoco (con Squadre VF aggiuntive in regime di convenzione con la Regione Molise, Operai Forestali della Regione Molise e volontari della Protezione Civile) anche nella giornata di oggi, richiedendo tra l’altro anche l’intervento di un canadair. Diversi i roghi che hanno interessato la provincia di Isernia, scoppiati nell’arco di poche ore. Queste immagini amatoriali si riferiscono a contrada Cutone, nella periferia del capoluogo, dove le fiamme sono arrivate a sfiorare un casolare, ma a Isernia l’incendio più preoccupante ha riguardato la pineta di località Valle Soda, impegnando senza sosta l’elicottero dei Vigili del fuoco e le squadre antincendio, anche durante la notte. Altri roghi si sono sviluppati a Longano, a Montaquila, a Castelnuovo a Volturno e Fornelli, procurando ancora una volta un danno enorme al patrimonio ambientale della nostra regione. Per risalire alle cause degli incendi che hanno letteralmente devastato un’intera provincia i carabinieri forestali hanno avviato un’indagine. Per ora i militari dell’Arma non si sbilanciano. In queste ore stanno raccogliendo testimonianze e informazioni per avere un quadro più chiaro della situazione. Certo è che il dolo non può essere affatto escluso. Il fatto che gli incendi si siano sviluppati a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, lasciano supporre che non sia stata affatto una casualità. Come purtroppo spesso accade qualcuno potrebbe aver appiccato il fuoco di proposito. Nel caso dell’incendio di valle Soda si parla di inneschi in due punti diversi della pineta. Certo è che i responsabili di questo gesto folle hanno avuto gioco facile: le temperature roventi e l’assenza di pioggia hanno trasformato l’Italia in una polveriera: basta una scintilla per scatenare l’inferno.

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