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sabato, Aprile 20, 2024

Medicina e paradossi. Il cortocircuito del tempo presente

AttualitàMedicina e paradossi. Il cortocircuito del tempo presente

di MINO DENTIZZI

Queste riflessioni prendono dalle insistenti dichiarazioni di un magistrato, il dottor PierCamillo Davigo, che ama ripetere che “ i politici sono corrotti che non sono stati ancora scoperti”.

Preso da un altro versante, quello che riguarda la salute della popolazione e più in generale della medicina c’è un richiamo letterario–teatrale-cinematografico che richiama le anzidette dichiarazioni: “ I sani sono malati che non sanno di esserlo”. Mi riferisco al celebre testo di Jules Romains (1885-1992) “Il dottor Knock ovvero il trionfo della Medicina”.

Un medico, il dottor Knock appunto, arriva in un paesino della provincia francese a rilevare l’ambulatorio di un altro medico, il dottor Parpalaid, e scopre che la maggior parte degli abitanti è in ottima salute. A questo punto comincia una serie di consulenze gratuite che insinuano nei singoli l’idea di essere invece seriamente ammalati.

In poco tempo, d’accordo con il farmacista del paese, comincia a prescrivere terapie a più non posso. E tale strategia ottiene grande successo. Dopo alcuni mesi ritorna a fargli visita il medico che gli aveva ceduto l’ambulatorio che vorrebbe capire la ragione di tanto successo. Le conclusioni sono che il dottor Knock riesce a convincere il suo stesso collega di essere ammalato e di averlo come paziente. In passato molto rappresentata quest’opera teatrale, da cui è stato tratto anche un film, è oggi poco messa in scena. Scritta nel 1923 mantiene una sua paradossale attualità.

Ovviamente la prevenzione in medicina è la base di tutto o quasi: è giusto e vantaggioso che le donne facciano le mammografie di screening, cosi come lo è l’attenzione al cosiddetto stile di vita (l’astensione dal fumo, la dieta a basso contenuto di grassi, il controllo del peso corporeo e via dicendo).

Ma è anche giusto che ciascuno viva la sua vita e che l’attenzione alla prevenzione non sfoci nel delirio o nell’ossessione: continui esami medici a tappeto, la ricerca maniacale che oggi passa attraverso il dottor Internet di soluzioni miracolistiche a qualsiasi problema di salute. C’è un vecchio testo di Leonardo Sciascia “la medicalizzazione della vita” (da Cruciverba – Einaudi – 1983) che andrebbe rimesso in circolazione con un invito alla lettura periodico.

Non molto tempo fa un’anziana signora mi rimproverava di non conoscere e di non essere in grado di mettere in atto per lei una procedura di terapia con cellule staminali per la sua fragilità ossea. E siccome riproponevo che a mia conoscenza la scienza ancora non disponeva di una simile terapia, lei ha continuato ostinata dicendomi che ero io a non volerlo per far risparmiare il sistema sanitario dato che lei lo aveva sentito su una fantomatica rete televisiva.

A fronte delle polemiche di questi giorni dei no vax, cioè il fronte anti vaccini, che è parte di un generale risentimento antisistema grazie al quale ci sono complotti dappertutto, di volta in volta, dei politici, dell’industria farmaceutica, dei medici (tutti ladri matricolati ovviamente) e chi ne ha più ne metta, c’è dall’altro lato una ricerca della prevenzione-predizione che rasenta aspetti fobico-ossessivi.

Se s’inizia con il dire i politici sono corrotti non ancora scoperti e si continua con i sani che sono malati che non sanno di esserlo si arriverà per paradosso a dire che i vivi sono morti non ancora seppelliti!!

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