19.7 C
Campobasso
lunedì, Ottobre 13, 2025

Emergenza incendi sulla costa: paura tra i residenti. Colpa del caldo e della vegetazione incolta

AttualitàEmergenza incendi sulla costa: paura tra i residenti. Colpa del caldo e della vegetazione incolta

E’ stata una giornata di grande emergenza quella di ieri sulla costa a causa degli incendi. Le temperature salite fino a 41 gradi e il forte vento di libeccio hanno messo a dura prova il lavoro dei vigili del fuoco arrivati in aiuto anche da Campobasso e Santa Croce e dei volontari della protezione civile. Nel primo pomeriggio sono scoppiati quasi contemporaneamente roghi a Difesa Grande in via degli Oleandri e a Porticone, dove il fumo denso e anche le fiamme in alcuni casi sono arrivate vicino alle case. I terreni al di sotto della fornace tra Termoli e San Giacomo si sono incendiati e la strada di collegamento tra i due centri è rimasta chiusa per molte ore. Sotto le lingue di fuoco sono caduti anche alcuni pali dei telefoni, uno dei quali addirittura è finito in strada sulla curva della Madonna a Lungo. Chiusa al traffico anche la provinciale 51 che attraversando la zona del Sinarca porta verso Petacciato. E’ stato necessario l’utilizzo anche di un canadair e di un elicottero. Statale 16 chiusa anche all’altezza di Campomarino dove un rogo è scoppiato proprio a ridosso della strada. Così come anche la linea ferroviaria è stata temporaneamente chiusa, facendo accumulare ai treni forti ritardi. Il forte vento bollente ha spinto fumo e fuliggine per tutta la città, anche nelle parti non interessate dall’incendio spingendo molti residenti a credere che Termoli fosse circondata da roghi. La situazione comunque è stata difficile. In Comune a Termoli è stato subito attivato il Coc e durante la notte molti roghi hanno ripreso a bruciare tra San Giacomo e Campomarino, dove le fiamme hanno minacciato un capannone e un bed and breakfast. Solo questa mattina intorno alle 7 dopo un’estenuante lavoro dei vigili del fuoco e di tutte le forze dell’ordine le fiamme erano completamente domate. Al risveglio nelle città un forte odore di fuliggine e paesaggi desolati lì dove ore c’è solo terra bruciata. Sicuramente il gran caldo e il forte vento hanno reso gli interventi più complicati e hanno alimentato le fiamme, ma se i roghi scoppiano in continuazione, la responsabilità è anche da ricercare altrove. E cioè nell’eccessiva presenza di vegetazione incolta, in alcuni casi alta anche diverse metri, in terreni non solo privati, ma anche di proprietà dei Comuni. Responsabilità dunque in capo alle varie Amministrazioni comunali che dovrebbero emettere precise ordinanze contro gli incendi e programmare per tempo una bonifica dei terreni oltre che il controllo di quelli privati con relativa sanzione in caso di inottemperanza. Nella serata di ieri su disposizione del Comune di Termoli a Porticone ad esempio sono intervenuti alcuni mezzi agricoli per pulire i terreni e scavare solchi per impedire al fuoco di andare oltre. Operazioni svolte sotto il controllo della polizia municipale. Ecco forse queste operazioni tutti i Comuni devono farle per tempo e non quando ormai si è in piena emergenza.

Ultime Notizie