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giovedì, Marzo 28, 2024

Fondi a giovani agricoltori, 80mila euro a nipoti e buoi dei paesi tuoi

AperturaFondi a giovani agricoltori, 80mila euro a nipoti e buoi dei paesi tuoi

di GIOVANNA RUGGIERO

Tra i finanziati nel secondo step del Psr Molise spuntano anche la parente dell’assessore regionale all’Agricoltura e il figlio del presidente del consiglio comunale di San Martino in Pensilis.

Contadini per passione. Se poi questa passione può essere coltivata grazie allo stanziamento di erogazioni pubbliche, allora si ha anche un gran bel colpo di fortuna. Sarà accaduto questo a due giovani di San Martino in Pensilis, il paese dell’assessore regionale all’Agricoltura Vittorino Facciolla. Due giovani che, per coincidenza, risultano essere: una la nipote proprio dell’assessore e l’altro il figlio, studente, della presidente del Consiglio comunale sempre di San Martino in Pensilis. Il desiderio di dedicarsi alla zappa è stato infatti agevolato dall’ammissione di Marianna Figliola e Giovanni Enrico Ceglia (finanziati ognuno per 40 mila euro) ai bandi del Psr 2014-2020 tanto pubblicizzati da zio Vittorino e più volte modificati dalla Giunta Frattura di cui zio Vittorino è il vice. Modifiche peraltro avvenute cambiando le regole durante il gioco tanto che, su ricorso di alcuni giovani agricoltori il Tar Molise ha sospeso l’erogazione dei finanziamenti costringendo la regione a procedere al riesame degli ammessi in graduatoria. A novembre 2015, in pompa magna, Frattura e Facciolla annunciano che ci sono 23 milioni di euro per la concessione di contributi finalizzati all’avviamento e allo sviluppo di imprese agricole presentando i quattro bandi del nuovo Programma di Sviluppo Rurale del Molise per il periodo 2014-2020. Tra questi c’è la sottomisura 6.1 “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori”. “Continua l’impegno dell’Assessorato alle Politiche Agricole e Forestali per incrementare la presenza di giovani nel mondo dell’agricoltura – precisava l’Assessore Vittorino Facciolla nel pubblicizzare l’iniziativa – settore trainante dell’economia regionale, che ha bisogno di nuove energie e di stimoli. Il “Pacchetto Giovani” punta proprio a questo, ad incoraggiare e favorire una spinta propulsiva capace di condurci ad un rinnovamento dell’agricoltura, sostenendo la competitività delle impese”.

Se Marianna Figliola, con i suoi 40mila euro finanziati dall’Assessorato all’Agricoltura, è la nipotina dell’assessore all’agricoltura, Giovanni Enrico Ceglia, con gli altri 40mila euro, è un giovane studente di informatica che studia e risiede a Bologna, figlio di genitori medici (la mamma all’ospedale di Termoli e il papà medico a San Martino in Pensilis) e la mamma, la dottoressa Celeste Vitale, risulta far parte del gruppo politico di maggioranza al comune di San Martino ricoprendo il ruolo di presidente del Consiglio. Quello stesso gruppo che vede come massimo esponente politico regionale proprio l’assessore Facciolla. Così, il vice di Frattura, oltre ad essere finito alla ribalta della cronaca nazionale per l’affitto di un appartamento a Campobasso pagato con i fondi del gruppo ma contestato dalla Corte dei Conti perché per uso abitativo, oltre ad aver aggiustato casa con i fondi del post sisma (circa 155mila euro) sulla cui liceità la Procura di Larino sta conducendo un’inchiesta, pare abbia anche la fortuna di avere nipoti molto competenti. Perché a parte la giovane appassionata di moda tanto da aver conseguito un titolo di studio nel settore ma oggi scopertasi di indole contadina, l’assessore e vice presidente della giunta regionale vanta a capo della propria segreteria politica anche un’altra nipote: Alessandra Esposito. Nipoti di ramo diverso perchè nel primo caso, quello dell’aspirante contadina, si tratta di nipote acquisita perché figlia del cognato (il fratello della moglie), nel caso della nipotina assunta nella sua segreteria in qualità di assessore si tratta della figlia della sorella dello stesso assessore e da lui scelta ad intuitu personae. Insomma, lo slogan elettorale di Frattura e compagni “Il Molise di tutti” pare aver realizzato i desiderata dei giovani molisani: quasi tutti in mezzo a una strada. Ma si sa, le favole sono una fortuna per pochi.

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