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mercoledì, Aprile 24, 2024

Regionali: nervi tesi, tradimenti e transumanze

AperturaRegionali: nervi tesi, tradimenti e transumanze

di GIOVANNI MINICOZZI

Definire confusa l’attuale situazione politica regionale significherebbe dire poco o niente rispetto alla realtà. Vendette, tradimenti e colpi bassi ,invece, si sprecano su tutti i fronti e coinvolgono le coalizioni di centrodestra, centrosinistra e il movimento 5 stelle. Proviamo a descrivere i retroscena partendo proprio dai pentastellati. Antonio Federico si sente già investito del ruolo di Presidente e annuncia le sue prime azioni di governo. ” Abrogheremo la legge di sostegno all’editoria per poter essere equi con tutti gli editori ” ha chiosato dalla sua pagina social il grillino. Non c’è che dire, sarebbe un pessimo inizio di mandato che affosserebbe quel poco di informazione libera che sopravvive in questa regione e con essa la possibilità di poter informare correttamente i molisani. Dunque il primo atto di Antonio Federico Presidente sarebbe quello di tagliare un diritto garantito dalla Costituzione e tutelato in tutte le Regioni d’Italia e d’Europa. Per fortuna Antonio Federico per poter occupare l’agognata poltrona dovrà prima superare l’esame online degli iscritti al M5S e poi quello molto più difficile degli elettori. Peraltro, da quanto e’ dato sapere, i colpi bassi si sprecano anche tra i pentastellati e gli aspiranti al trono non mancano. Tanto per citare qualche nome, oltre a Federico, sono in pista Nick Di Michele, Roberto Gravina e Patrizia Manzo. Secondo molti grillini, infatti, l’opposizione dei consiglieri regionali uscenti del M5S al governo Frattura sarebbe stata “debolissima e a tratti imbarazzante”.

Non gode buona salute neanche la coalizione di centrodestra nonostante la vittoria alle ultime elezioni amministrative. Una serie di botta e risposta tra Forza Italia e Michele Iorio la dice lunga ma l’ex governatore tira dritto e conferma la sua ricandidatura al vertice della Regione. Gli altri partiti della coalizione cercano invano un loro candidato da contrapporre a Miche Iorio ma , al momento, il salvatore della Patria non esiste. Peraltro, secondo indiscrezioni crescenti, alcuni consiglieri regionali eletti nel centrodestra e poi traslocato alla corte di Paolo Frattura sarebbero in procinto di ritornare all’ovile. Se ciò fosse vero sarebbe un viaggio di andata e ritorno davvero stomachevole da digerire per gli elettori. Nella coalizione di centrosinistra infine, lo scontro è totale e i giochi sono tutti aperti. L’aggregazione di sei soggetti politici lanciata da Roberto Ruta e Danilo Leva ha sconvolto i piani a Paolo Frattura e il nuovo centrosinistra è a caccia del candidato Presidente da contrapporre al governatore uscente. Frattura , a sua volta, cerca di serrare le fila di quello che resta per ottenere la sua terza candidatura ma è incalzato da Laura Venittelli la quale non nasconde il desiderio di sfidarlo alle eventuali primarie del PD. C’è anche da osservare che le reazioni scomposte di Frattura e Fanelli all’indomani della presentazione del centrosinistra alternativo proprio alle loro persone dimostrano la debolezza dei due personaggi politici e attestano il loro isolamento politico. Minacciare il sindaco di Larino che ricopre anche l’incarico di segretario regionale di Sinistra Italiana, Vincenzo Notarangelo, per la scelta decisa dal suo partito di schierarsi contro Frattura e’ stato un atto politicamente scorretto e irriguardoso di un partito alleato. Dunque siamo di fronte ai soliti metodi da editto bulgaro: se non stai con me ti faccio sfiduciare dall’incarico di Sindaco. Roba da Repubblica dei carciofi! Per tutta risposta i sei soggetti della coalizione di centrosinistra alternativa a Frattura hanno deciso di convocare un incontro – assemblea che si terra’ il prossimo 6 luglio alle ore 18.30 nei locali del Dopo lavoro ferroviario di Campobasso e dunque procedono imperterriti. Per completare il quadro c’è da aggiungere che , al momento, Antonio Di Pietro e Aldo Patriciello mantengono le carte coperte ma di certo nessuno dei due vorrà allearsi con un candidato Presidente destinato alla sconfitta. Insomma il re Frattura appare sempre più nudo ma la vera alternativa ancora non emerge. E’ da tener presente che con cinque candidati alla presidenza, ovvero Frattura , quello dei 6 a lui alternativo, Miche Iorio, un altro del centrodestra e il pentastellato, si può vincere anche con il 25% dei voti.

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